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Sulle potenzialità della Risonanza Magnetica in campo cardiologico si parlarà in un convegno il 16 gennaio organizzato dalla Cardiologia e dal Dipartimento di Diagnostica per immagini

Morti improvvise che colpiscono sul terreno di gioco ragazzi giovanissimi o addirittura atleti. Vengono di solito attribuite a cardiopatie congenite di difficile prevenzione con i tradizionali esami cardiologici. Oggi, grazie all’evoluzione tecnologica, la Risonanza Magnetica può dare un prezioso contributo alla diagnosi precoce di tali malattie (nella video gallery un filmato mostra come funziona l’esame).

Sulle grandi potenzialità dell’applicazione della Risonanza Magnetica in ambito cardiologico, e non solo per quanto riguarda la medicina dello sport, si parlerà sabato 16 gennaio in un convegno organizzato in sala Perez dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria dal direttore della Cardiologia, il professor Enrico Barbieri (foto 1), e dal direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini, il dottor Giovanni Carbognin (foto 2). Durante la mattinata – che ha inizio alle 8.30 – si alterneranno gli interventi di specialisti provenienti dalle più importanti scuole di Cardiologia e Radiologia come l’Università di Verona e quella di Padova, la Fondazione toscana G. Monasterio, l’IRCSS San Matteo di Pavia, l’IRCSS San Raffaele di Milano e Guy’s & St Thomas’ Hospital di Londra, con la dottoressa Alessandra Frigiola. (Per informazioni ed iscrizioni al convegno: http://formazione.sacrocuore.it/CorsiDettaglio.aspx)

“Attualmente nel nostro Dipartimento effettuiamo circa otto Risonanze Magnetiche cardiologiche alla settimana – spiega il dottor Carbognin – con una delle tre RM riservata a questo ambito grazie al suo particolare software. Negli ultimi tempi stiamo registrando un aumento di pazienti inviati dal medico dello sport, in quanto la Risonanza Magnetica si sta imponendo come completamento delle tradizionali indagini cardiologiche, tra cui l’ecocardiogramma. Infatti pur essendo un esame non invasivo, è in grado di valutare la funzionalità cardiaca e nello stesso tempo di effettuare la caratterizzazione tessutale, cioè capire se il tessuto miocardico è normale o patologico, ad esempio per sostituzione fibrotica o adiposa o, ancora, sofferente a causa di una cattiva vascolarizzazione. Performance che aiutano lo specialista cardiologo ad intercettare anche quelle cardiopatie congenite che spesso sono la causa di morte improvvise in persone giovani e sane. Tanto che si sta valutando la possibilità di introdurre l’esame con la Risonanza Magnetica nello screening per l’attività agonistica”.

Ma l’impiego della RM cardiaca è previsto anche nello studio di una molteplicità di condizioni patologiche. “Tra queste vengono annoverate la malattia delle coronarie, del muscolo cardiaco, delle valvole, del pericardio, del ritmo cardiaco e anche dei tumori, seppur rari, del cuore” afferma il professor Barbieri. Infatti grazie a una complessa rielaborazione delle immagini eseguita con software dedicati, prosegue il cardiologo, “è possibile calcolare una serie di parametri come i volumi cardiaci, la massa miocardica e la funzione globale dei ventricoli, i flussi valvolari e i loro eventuali difetti, la valutazione della perfusione miocardica durante la somministrazione del mezzo di contrasto sotto stress indotto farmacologicamente. Questa particolare modalità di studio serve ad evidenziare eventuali condizioni di ischemia miocardica, cioè la malattia coronarica, non evidente in condizioni di riposo. Inoltre, l’utilizzo del mezzo di contrasto consente di definire l’entità del danneggiamento del muscolo in seguito ad un infarto”.

L’esame all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria viene condotto in équipe “per ottenere il massimo risultato dall’indagine diagnostica – sottolinea il dottor Carbognin -. Più è precisa l’indicazione clinica e la richiesta posta del medico cardiologo, più sarà accurata la risposta del medico radiologo. Tanto che nel nostro ospedale il referto viene presentato al paziente in doppia firma: quella del radiologo e del cardiologo”

elena.zuppini@sacrocuore.it