Il virus A/H5N1, sottotipo del virus dell’influenza aviaria, è responsabile di quella che gli esperti chiamano una vera e propria panzoozia, cioè l’equivalente di una pandemia che colpisce gli animali invece degli uomini. Cluster di aviaria si sono verificati in tutti i continenti, compreso l’Antartide, colpendo diverse specie di animali e compiendo il salto di specie anche sui mammiferi. Proprio in questi giorni negli Stati Uniti è stato segnalato il terzo caso sull’uomo di influenza aviaria derivante da questo sottotipo ad alta patogenicità. “Ma il rischio di una pandemia umana resta molto basso perché il virus al momento non ha la capacità di trasmettersi da uomo a uomo e dovrà verificarsi una concatenazione molto lunga di eventi prima che succeda – dice la dottoressa Maria Capobianchi, biologa e consulente dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria – tuttavia è importante stare all’erta e mettere in atto un’attenta prevenzione sia attraverso i comportamenti individuali sia con le politiche di salute pubblica”.

Nei due video la dott.ssa Capobianchi e la dott.ssa Isabella Monne, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, fanno il punto della situazione e spiegano quali sono davvero i rischi per l’uomo (interviste realizzate a margine del convegno “Influenze virali respiratorie: scenari post SARS-CoV-2”, organizzato dall’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria).