Inizia la scuola (o almeno tutti lo speriamo) e i nostri bambini e ragazzi dovranno indossare in alcuni casi e a lungo la mascherina. Nell’articolo sfatiamo con il pediatra Antonio Deganello i falsi miti su bambini e mascherina, un dispositivo fondamentale per arginare il contagio

Se sul Coronavirus non si hanno ancora delle conoscenze definitive, sull’utilità delle mascherine ci sono delle certezze: possono dare fastidio (sempre meno del virus e della quarantena, comunque), ma non sono nocive per la salute di grandi e piccoli. E’ bene ribadirlo ancora una volta, soprattutto a pochi giorni dall’inizio della scuola, con la necessità per i bambini e i ragazzi di indossarla là dove non è garantito il distanziamento di almeno di un metro. Come di regola dovrebbe avvenire sempre.

LA SCUOLA DEVE INIZIARE

La scuola deve iniziare e lo dico come imperativo categorico”, afferma il direttore della Pediatria, Antonio Deganello. “In ballo non c’è solo la preparazione culturale dei nostri ragazzi, che da sola è già una priorità – sottolinea – ma anche la salute psicologica delle giovani generazioni. I bambini e i ragazzi hanno bisogno di vivere in una comunità della loro età e di avere una giornata programmata con il tempo dedicato allo studio e quello riservato alle diverse attività. Non possiamo permetterci altri mesi come quelli già trascorsi. Il Coronavirus c’è, aumentano i casi, ma dobbiamo imparare a conviverci, mettendo in atto tutte le precauzioni necessarie. Tra queste l’uso della mascherina”.

TUTTI I FALSI MITI SULLA MASCHERINA

Mascherina diventata a suo malgrado protagonista delle fake news più gettonate, tanto che la Società Italiana di Pediatria (SIP) ha redatto un manifesto dal titolo: “Mascherine e bambini: i cinque falsi miti”. Vediamo perché falsi

  • L’uso prolungato della mascherina nei bambini porta all’alcalosi? (incremento anomalo del pH dei tessuti nell’organismo, in particolare del sangue e quindi delle urine, ndr).

FALSO. La quantità della propria anidride carbonica respirata da un bambino sano che indossa la mascherina chirurgica è pressoché impercettibile. Infatti la mascherina non è a tenuta stagna, ma protegge il nostro interlocutore dal cosiddetto doplet, cioè le goccioline di saliva nebulizzate che emettiamo quando parliamo, e soprattutto quando tossiamo o starnutiamo.

  • L’uso prolungato della mascherina nei bambi porta all’ipossia?

FALSO. I bambini sani che indossano la mascherina chirurgica per più ore al giorno non rischiano la carenza di ossigeno né la morte per ipossia.

  • La mascherina può indebolire il sistema immunitario nei bambini?
    La mascherina chirurgica previene in diffondersi delle infezioni e va portata dai bambini per evitare la trasmissione del coronavirus tra soggetti asintomatici.
  • La mascherina può causare un’alterazione della flora intestinale dei bambini?

FALSO. Non ci sono evidenze scientifiche in letteratura che documentino che un corretto utilizzo della mascherina possa comportare un’alterazione della flora batterica e/o intestinale.

  • La mascherina è obbligatoria per tutti i bambini?

FALSO. Ci sono bambini che sono esentati dall’uso della mascherina e sono coloro che hanno meno di 6 anni e coloro che sono affetti da disabilità non compatibile con un uso prolungato del dispositivo.

POTREBBE ESSERE INDOSSATA GIA’ DAI DUE ANNI

Il limite dei sei anni è stato fissato dal Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile, ma sia la SIP che l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e l’American Academy of Pediatrics (AAP) sono concordi nell’affermare che la mascherina può essere indossata dal bambino fin dai 2 anni di età, ad eccezione di coloro che hanno difficoltà respiratorie e/o non sono capaci di rimuovere la mascherina da soli.

“L’obbligo di indossare la mascherina dai sei anni (naturalmente in luoghi chiusi dove non è rispettato il distanziamento sociale) è dettato dal fatto che più i bambini sono piccoli, più si fa fatica a fare comprendere loro la necessità di tenerla – riprende il dottor Deganello -. Tuttavia con alcuni accorgimenti è possibile rendere meno fastidioso il dispositivo”.

OCCHIO ALLE DIMENSIONI

Innanzitutto attenzione alle dimensioni. Se la mascherina per un adulto ha una grandezza di 15X30 cm, quella di un bambino deve essere di 12X25 cm in media, affinché aderisca bene al volto e copra in sicurezza naso e bocca, anche grazie alla componente elastica del materiale. Inoltre deve essere composta da una fibra non allergizzante e con caratteristiche antisoffocamento.

PER I BAMBINI CON PATOLOGIE

Un’attenzione particolare meritano i bambini con malattie croniche e ad alto rischio. “Se per il bimbi sani è sufficiente la mascherina chirurgica o di stoffa – afferma il pediatra – i bambini fragili devono essere incoraggiati ad indossare la Ffp2 per proteggersi loro stessi dall’infezione”.

CARI ADULTI, DIAMO IL BUON ESEMPIO

“Ma se vogliamo che i bambini accettino di buon grado questo dispositivo, gli adulti devono dare il buon esempio. Indossando la mascherina e indossandola correttamente– sottolinea il pediatra -. E’ perfettamente inutile tenerla se si lascia fuori il naso… Per un bambino anche le cose più serie possono diventare un gioco. E in questo caso una mascherina con l’effige del super eroe o del cartone di turno può aiutare molto”.