Il West Nile è solo uno dei virus che appartiene alla  grande famiglia delle arbovirosi, cioè virus trasmessi da artropodi: zanzare, zecche, pappataci… E’ endemico, come sono endemiche la TBE e la malattia di Lyme causate dalle zecche infette. Ma sotto sorveglianza ci sono anche le patologie di importazione Dengue, Zika e Chikungunya (provocate dalle zanzare) e i meno noti Toscana Virus e Usutu

Il virus West Nile fa parte della grande famiglia delle arbovirosi, cioè virus trasmessi da artropodi: zanzare, zecche, pappataci…

Il West Nile Virus è endemico in Italia, come sono endemiche  la TBE (ma solo in determinate zone del Trentino Alto-Adige, Veneto e del Friuli Venezia Giulia, con segnalazioni sporadiche in Emilia-Romagna, Toscana e Lazio), e la malattia di Lyme(Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Provincia autonoma di Trento mentre nelle Regioni centro meridionali e nelle isole le segnalazioni sono sporadiche): queste ultime sono trasmesse dal morso di zecca.

Sono invece malattia da importazione altre arbovirosi come la Dengue, l’infezione da virus Zika e la Chikungunya. Il rischio che queste patologie possano diffondersi in Europa è dovuto al fatto che sono accomunate dallo stesso vettore di trasmissione, la zanzara Aedes Albopictus, detta volgarmente tigre, presente anche in Italia e attiva principalmente di giorno. A differenza di quanto accade per la West Nile, in questi casi la zanzara è un veicolo di infezione da uomo a uomo. Per questo sono stati messi a punto in Italia sistemi di sorveglianza a livello regionale: in Veneto l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria è responsabile per la parte clinica.

Il sistema prevede che nel caso di diagnosi di Dengue, di infezione da virus Zika o di Chikungunya in viaggiatori provenienti da zone endemiche, sia attivata la disinfestazione delle zanzare per un raggio di 200 metri dall’abitazione del paziente per eliminare le condizione di contagio.

Nel 2020 provincia di Vicenza è stata registrata un’epidemia autoctona di Dengue , invece per quanto riguarda la Chikungunya si sono verificate due epidemie: una nel 2007 in Emilia Romagna e una seconda nel 2017 in alcuni comuni del Lazio e della Calabria.

Poiché per tutte e tre le infezioni non sono ancora a disposizione terapie specifiche e vaccini, l’unico sistema di prevenzione (come accade per il West Nile) è la lotta contro le zanzare. La disinfestazione periodica da parte delle istituzioni con la distribuzione alla popolazione di larvicidi è fondamentale. Come lo è altrettanto la collaborazione di singoli cittadini a non creare serbatoi di acqua stagnante che favoriscano la deposizione delle uova. Infine è importante proteggersi dalle punture di zanzare usando repellenti per il corpo e per l’ambiente.

Tra le arbovirosi meno note, ma sotto sorveglianza, ci sono anche il Toscana Virus e l’Usutu.

Il virus Toscana (TOSV) appartiene al genere Phlebovirus ed è presente nell’area del Mediterraneo. È trasmesso da flebotomi (Phlebotomus perfiliewi e Phlebotomus perniciosus) diffusi sul territorio nazionale e più comunemente conosciuti come pappataci. In Italia il TOSV è stato isolato per la prima volta nel 1971 ed è responsabile nella maggior parte dei casi di infezioni asintomatiche o caratterizzate da una sintomatologia simil-influenzale di lieve entità, tuttavia possono verificarsi forme neuro-invasive: principalmente meningiti e meningo-encefaliti. Come nel 2018 quando sono stati segnalati 76 casi autoctoni di infezione neuro-invasiva confermata da TOSV in Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Piemonte e Toscana.

Il virus Usutu è un Flavivirus che infetta soprattutto uccelli e zanzare (principalmente Culex pipiens), la cui circolazione è documentata in numerosi Paesi europei e spesso avviene in concomitanza con il virus West-Nile. L’infezione nell’uomo è stata documentata sia in Africa che in Europa e decorre spesso in maniera paucisintomatica.