Una comunità dell’Opera Don Calabria è presente da alcune settimane nella città di Buba, in Guinea Bissau. La nuova missione è stata aperta ufficialmente l’8 febbraio e i primi religiosi sono partiti il 10 febbraio,  accompagnati dal Casante don Massimiliano Parrella. Tra le attività previste, oltre alla parrocchia, anche una scuola professionale agraria.

Da alcune settimane l’Opera Don Calabria, di cui fa parte anche l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria, ha aperto una nuova missione in Guinea Bissau, nella diocesi di Bafatà in cui da alcuni anni sono presenti anche i missionari fidei donum della diocesi di Verona. L’apertura ufficiale è stata lo scorso 8 febbraio, quando il Casante don Massimiliano Parrella ha celebrato a San Zeno in Monte la Messa di invio della prima comunità religiosa calabriana in Guinea, composta dal brasiliano don Luciano Gervasoni e dall’angolano fratel Miranda Andrè Bambi.

I due missionari sono partiti per Bissau il 10 febbraio e per i primi 20 giorni della loro permanenza è rimasto con loro anche il Casante. La comunità dell’Opera è ospitata attualmente nella casa dei sacerdoti diocesani a Buba, una cittadina di circa diecimila abitanti dove i religiosi stanno studiando il creolo, cioè la lingua derivante da una commistione tra il portoghese e alcune lingue locali, che viene usata dalla maggior parte della popolazione anche se la lingua ufficiale è il portoghese.

 

I due missionari dell’Opera davanti alla scuola agraria di Buba

L’inserimento nella realtà locale sta avvenendo in modo molto graduale. Dopo questa prima fase a Buba, nei prossimi mesi la comunità dovrebbe stabilirsi nel villaggio di Fulacunda dove si lavorerà per avviare una parrocchia. A Buba invece verrà presa in gestione dai missionari una scuola agraria della diocesi. Altre attività di assistenza potrebbero essere avviate a Tite, villaggio a circa 30 chilometri da Fulacunda. Si tratta di un contesto estremamente povero, sia dal punto di vista sociale che sanitario, educativo e pastorale.

Nella lettera con cui ha annunciato l’apertura della missione, il Casante ha ricordato che

«La nuova missione sarà intitolata a Maria, Padrona dell’Opera e Madre della Provvidenza, con il titolo di Missione “Nossa Senhora da Natividade” per la riconciliazione e la Pace, a ricordo della prima presenza cristiana nell’Africa Occidentale: i primi missionari portoghesi arrivarono in Guinea Bissau nel 1660 e la prima chiesa in questa terra fu così, appunto intitolata.

In questo travagliato momento storico mondiale, intendiamo affermare, secondo lo spirito del “buseta e taneta”, che la riconciliazione fra i popoli e la Pace si ottengono solo con l’impegno a cercare il santo Regno di Dio là dove non c’è nulla da ripromettersi…».

La Guinea Bissau è il terzo Paese africano in cui è presente l’Opera, dopo l’Angola e il Kenya. Le comunità calabriane sono presenti inoltre in Europa (Italia, Romania e Portogallo), America Latina (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Repubblica Dominicana), Asia (India e Filippine), Oceania (Papua Nuova Guinea).