In risposta all’evolversi della pandemia, il “Sacro Cuore Don Calabria” amplia il numero dei posti letto dedicati ai pazienti Covid 19. Si passa da 14 a 40. Così suddivisi: 30 di Malattie Infettive, 7 di terapia semintensiva e 3 di terapia intensiva
In risposta all’evolversi della pandemia, l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar si sta organizzando per l’ampliamento del numero dei posti letto dedicati ai pazienti Covid 19.
A partire da martedì 3 novembre, i posti letto passeranno dagli attuali 14 a 40. Così suddivisi: 30 di Malattie Infettive, 7 di terapia semintensiva e 3 di terapia intensiva. L’ampliamento è stato stabilito in accordo con l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, e il direttore dell’Ulss 9, Pietro Girardi.
“Il ‘Sacro Cuore Don Calabria’, ospedale privato accreditato, fa parte integrante della rete ospedaliera veneta e come tale effettua un servizio pubblico – spiega l’amministratore delegato, Mario Piccinini -. Come è successo nella prima ondata della pandemia, anche in questo momento di recrudescenza siamo in prima linea per offrire risposte qualificate al territorio veronese e veneto”.
L’ospedale, pur incrementando i posti letto Covid, prosegue l’attività ordinaria medica, chirurgica, diagnostica, materno-infantile e ambulatoriale.
Dall’inizio della pandemia sono attive tutte le misure anti-contagio all’ingresso principale della struttura e ogni paziente prima del ricovero viene sottoposto a tampone molecolare. Al Pronto Soccorso sono stati predisposti percorsi separati per i pazienti sospetti Covid.
“Stiamo facendo ogni sforzo per rendere l’ospedale il più sicuro possibile, affinché chi ha bisogno di accertamenti, terapie e controlli non rimandi per la paura di contrarre il virus. Per molte patologie, soprattutto quelle oncologiche e cardiologiche, il tempo fa la differenza”, conclude il dottor Piccinini.