Sensazione di bruciore e di corpo estraneo negli occhi, fotofobia, rossore oculare… sono tutti sintomi della cosiddetta sindrome dell’occhio secco. A volte sono solo un fastidio, altre condizionano la quaotidianità di chi ne soffre. Ecco quali sono le cause e i possibili rimedi. Intervista all’oculistica Enrico Bruni

La sindrome dell’occhio secco. Nulla di grave per la vista, ma i sintomi possono condizionare la quotidianità di chi ne soffre. Ne parliamo con il dottor Enrico Bruni, oculista dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria.

Dottor Bruni, la sindrome dell’occhio secco: di cosa si tratta?

E’ una condizione comune dell’occhio che si verifica quando le lacrime non sono in grado di fornire un’adeguata lubrificazione degli occhi. Questo può essere dovuto a varie cause, per esempio se non si producono sufficienti lacrime o se ne producono di scarsa qualità.

Quali sono i sintomi?

Di solito la sindrome colpisce entrabi gli occhi e si manifesta con vari sintomi. Tra questi: sensazione di bruciore e di corpo estraneo negli occhi, fotofobia, rossore oculare, difficoltà a portare le lenti a contatto e visione offuscata. Anche l’iperlacrimazione a volte si può manifestare come risposta dell’organismo all’irritazione dell’occhio. Nei casi più lievi si tratta quindi solo di un fastidio, ma in quelli più gravi questi sintomi impattano sulla qualità di vita delle persone con complicanze come infezioni ed abrasioni corneali.

Quali sono le cause?

Questa condizione è provocata dalla mancanza di una lacrimazione adeguata sia in termini qualitativi che quantitativi. Le lacrime infatti sono un insieme complesso di acqua, muco e lipidi. Questa miscela rende la superficie degli occhi liscia e aiuta a proteggere l’occhio dalle infezioni. In alcuni pazienti quindi la causa dell’occhio secco è la ridotta produzione di lacrime, per altri invece è l’aumentata evaporazione delle stesse e lo sbilanciamento dei suoi componenti. Le cause comuni di ridotta produzione di lacrime sono l’età, alcune patologie come il diabete, la sindrome di Sjogren, disturbi della tiroide e l’ artrite reumatoide. Anche un danno a livello delle ghiandole lacrimali può provocarne una riduzione della produzione. Il fumo, il vento o l’aria secca invece possono provocare  un’aumento dell’evaporazione delle lacrime così come patologie legate alle palpebre come ectropion o entropion.

L’uso prolungato del computer può essere una causa scatenante della sindrome?

Quando si utilizza il computer o si è concentrati a leggere o guidare, si tende a sbattere le palpebre meno frequentemente e questo può provocare un aumento dell’evaporazione delle lacrime e l’insorgenza o il peggioramento della sintomatologia.

Per quanto riguarda le lenti a contatto?

Le lenti a contatto rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza dell’occhio secco. Essendo direttamente a contatto con l’occhio, l’utilizzo prolungato può alterare il film lacrimale e provocare l’insorgenza della sintomatologia.

Quali sono le terapie per la sindrome dell’occhio secco?

La terapia deve essere mirata all’eliminazione dei fattori di rischio combinata con l’instillazione di sostituti lacrimali sotto forma di colliri a base di acido ialuronico. Spesso la terapia deve essere continuata per un tempo indefinito per il controllo dei sintomi.

Nella foto qui sotto il dottor Enrico Bruni