Radioterapia Oncologica Avanzata IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar

Nel servizio di “Medicina33” del Tg2, il professor Filippo Alongi spiega l’innovativo macchinario Elekta Unity e i risultati raggiunti con i primi cicli di terapie sui pazienti

Sono cinque i trattamenti già conclusi con “Elekta Unity”, il sistema di radioterapia oncologica di massima precisione avviato per la prima volta in Sud Europa dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria. Nel servizio di “Medicina33, la rubrica di salute del TG2, andato in onda giovedì 28 novembre, il professor Filippo Alongi, spiega le grandi potenzialità del macchinario ibrido, composto da un acceleratore lineare e da una risonanza magnetica ad alto campo (1,5 Tesla), la stessa usato a scopo diagnostico (vedi servizio televisivo).

 

 

Con il professor Alongi, direttore della Radioterapia Oncologica Avanzata e associato all’Università di Brescia, la testimonianza del primo paziente trattato, affetto da tumore alla prostata. Dopo tre settimane dalle 5 sedute giornaliere di radioterapia effettuate, al signor Furlan è stato comunicato che i valori del PSA nel sangue si sono dimezzati. Gli altri trattamenti conclusi riguardano altri 3 pazienti colpiti da tumore alla prostata e altri due ai linfonodi addominali. Sono in corso nuovi cicli radioterapici con “Unity”.

 

 

Dopo un’attenta valutazione multidisciplinare- spiega il prof. Alongi-, abbiamo proposto a signor Furlani ppiù opzioni: sorveglianza attiva, intervento con il robot chirurgico o trattamento radioterapico radicale. Il paziente, alla luce della non invasività della cura radioterapica e della tecnologia ad alta precisione proposta, ha deciso di essere trattato con radiazioni. Il trattamento è stato effettuato in 5 sedute giornaliere contro le 6-7 necessarie nei trattamenti tradizionali”.

 

Per garantire ancora maggiore precisione, al paziente sottoposto al trattamento prostatico è stato precedentemente introdotto un gel spaziatore che è andato a posizionarsi tra la prostata e il retto, distanziandolo. “Il gel spaziatore è perfettamente visibile nelle immagini fornite dalla Risonanza Magnetica e si riassorbe alcune settimane dopo la fine del trattamento. In questo modo il retto viene protetto dalle alte dosi di radiazioni e dalle possibili sequele, mentre la vicina prostata riceve la dose efficace per neutralizzare il tumore”, sottolinea Alongi.

 

 

Una possibile soluzione alternativa all’intervento chirurgico

Sono circa 37mila all’anno le nuove diagnosi di tumore alla prostata, il cancro più diffuso nel sesso maschile. L’intervento chirurgico è il trattamento più praticato, ma nonostante l’utilizzo di metodiche chirurgiche robotiche mini-invasive, permane, anche se ridotto rispetto al passato, il rischio di incorrere in conseguenze – temporanee o permanenti – come l’incontinenza vescicale e la disfunzione erettile, che alcune volte incidono pesantemente sulla qualità di vita del paziente.

“Anche con i precedenti sistemi eravamo già in grado di effettuare una Radioterapia Stereotassica Corporea (SBRT-Stereotactic Body Radiation Terapy) capace di ottenere la necrosi del tumore utilizzando un’elevata dose di radiazioni – prosegue il professor Alongi -. Ora con “Elekta Unity” effettuiamo tutto questo con ancora maggior precisione. La Risonanza Magnetica incorporata mette a disposizione del radioterapista oncologo immagini di altissima qualità e definizione che lo guidano nella scelta in tempo reale del piano terapeutico al fine di offrire un trattamento efficace e personalizzato al paziente. In casi selezionati, in diversi distretti corporei, la Radioterapia sostituisce la chirurgia (infatti si parla anche di Radiochirurgia se effettuata in singola seduta) in modo completamente non invasivo, indolore e senza effetti collaterali importanti».

 

 

La Risonanza Magnetica: immagini ad altissima definizione senza ulteriori radiazioni

La ripetizione della RM ad alto campo a ogni seduta (giornaliera) e in corso di trattamento è totalmente sicura per il paziente, in quanto non è soggetto a radiazioni ionizzanti (raggi X) come avviene per la TC o altre metodiche radiologiche usate per produrre immagini che facciano da guida al trattamento. Ricordiamo infatti che la Risonanza Magnetica utilizza campi magnetici e non radiazioni ionizzanti.

Non solo prostata

Il sistema Elekta Unity è applicabile sui tumori di diversi distretti anatomici. “Il vantaggio maggiore è soprattutto per la radioterapia dei tessuti molli, in particolare degli organi addominali quali pancreas, fegato, linfonodi e prostata, le cui lesioni tumorali, con i sistemi tradizionali, sono spesso non del tutto distinguibili rispetto ai tessuti sani da escludere dalle radiazioni», precisa lo specialista.