Le varianti del SarsCov2, il virus che causa il Covid-19, sono da tempo al centro dell’attenzione per due motivi. Anzitutto alcune di esse hanno un maggior tasso di trasmissione, cioè rendono il virus più contagioso. In secondo luogo c’è il rischio che le mutazioni del virus, che sono alla base delle varianti, rendano meno efficaci o inefficaci i vaccini.
Ma come si fa a individuare le varianti? Come si fa a capire il loro impatto sull’epidemia e sui vaccini? Perchè è importante limitare la loro diffusione e quali armi abbiamo per difenderci? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Chiara Piubelli, biologa molecolare in forza al Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali. Con la dottoressa Piubelli abbiamo parlato delle tre varianti oggi più temibili (inglese, brasiliana e sudafricana), ma anche della cosiddetta variante europea che nel marzo 2020 ha soppiantato il virus originario cinese causando la prima ondata dell’epidemia in Italia e in Europa.