Domenica 17 settembre è la Giornata mondiale della sicurezza delle cure che quest’anno sottolinea quanto sia importante il coinvolgimento diretto del paziente affinché il processo di cura si sviluppi positivamente senza particolari eventi avversi. Gli strumenti adottati dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria

“Coinvolgere i pazienti per la sicurezza dei pazienti”. E’ il tema proposto quest’anno dall’Organizzazione mondiale della Sanità per la Giornata della sicurezza del paziente (World Patient Safety Day) che si celebra questa domenica 17 settembre. L’obiettivo della ricorrenza, istituita nel 2019, è quello di esortare tutti i Paesi a mantenere alta l’attenzione e l’informazione sul problema della sicurezza delle cure e della persona assistita. Sicurezza che non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei pazienti e delle loro famiglie.

Non a caso lo slogan del 2023 è “Far sentire la voce dei pazienti” (Elevate the voice of patients) scelto dall’OMS per invitare a intraprendere le azioni necessarie al fine di garantire che i pazienti siano partner attivi nei propri percorsi di cura e siano coinvolti dalle strutture di governance nella co-progettazione di politiche e strategie tese alla sicurezza delle cure.

È infatti dimostrato che quando i pazienti vengono trattati come partner durante il processo di cura, si ottengono vantaggi significativi in termini di sicurezza, soddisfazione e risultati di salute. Svolgendo un ruolo attivo, i pazienti possono contribuire sia alla sicurezza delle loro cure che a quella del sistema sanitario nel suo complesso.

“Il coinvolgimento dei pazienti per la sicurezza delle cure si concretizza nell’offrire a loro la possibilità di dare voce ad aspettative e preferenze”, spiega il dottor Davide Brunelli, risk manager dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria. “Questo innanzitutto offrendo informazioni corrette in merito ai trattamenti proposti, nell’idea che il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura, come ribadito dalla legge “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” (219/2017)”.

Per quanto riguarda più specificatamente l’IRCCS di Negrar, grande rilevanza hanno i questionari di soddisfazione che dal 2003 vengono sottoposti ai pazienti. “Sono strumenti preziosi che contribuiscono a individuare i miglioramenti da apportare ai processi organizzativi”, afferma il medico.

Il coinvolgimento dei pazienti passa anche attraverso l’informazione e la loro educazione. “Il sito istituzionale (www.sacrocuore.it)  contiene video per aiutare il paziente a vivere la fase delicata delle dimissioni ospedaliere, magari dopo un intervento chirurgico che richiede la gestione per esempio dei drenaggi o una fase di riabilitazione”, sottolinea il dottor Brunelli.

“E’ stata anche realizzata un’APP che aiuta il paziente ad aderire al protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery- Il migliore recupero dopo la chirurgia) dove il paziente è protagonista in tutte le fasi del suo percorso chirurgico: prima dell’intervento, durante il ricovero e dopo le dimissioni – prosegue il medico -. ERAS rappresenta la chiara dimostrazione di quanto il coinvolgimento del pazienti migliori il processo terapeutico: l’applicazione del protocollo per i tumori al colon retto e per la chirurgia bariatrica ha portato alla riduzione delle complicanze chirurgiche e delle giornate di degenza e un ritorno più rapido alla vita quotidiana da parte del paziente”.

Nessun coinvolgimento è possibile senza l’ascolto. Per il secondo anno il Sacro Cuore Don Calabria propone laboratori di Medicina narrativa che aiutano i sanitari a meglio comprendere il vissuto dei pazienti, le loro preoccupazioni e le loro attese.