Una delegazione del Paese caraibico, guidata dal vice-ministro della salute, è stata in visita a Negrar per gettare le basi di un accordo di cooperazione sanitaria sui temi delle malattie tropicali, della riabilitazione e della mortalità materno-infantile

Gettare le basi per un accordo di collaborazione in ambito sanitario e socio-sanitario tra la Repubblica Dominicana e l’Opera Don Calabria, avvalendosi dell’esperienza e delle competenze dell’IRCCS ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. È questo l’obiettivo della visita di una delegazione ufficiale del Paese caraibico, guidata dal vice-ministro della salute Francisco Neftari Vasquez, che si è conclusa oggi dopo un fitto programma di incontri svolti tra Verona, Venezia e Negrar (vedi foto qui sotto), dove ha incotrato i vertici dell’Ospedale e alcuni primari.

 

L’idea di questo accordo nasce dal sostegno che l’Opera calabriana fornisce da 4 anni al progetto Esperanza, un’iniziativa che grazie alla solidarietà di tanti veronesi offre un aiuto concreto a centinaia di minori dominicani nella provincia rurale di Monte Plata. “Vivendo ogni giorno accanto ai ragazzi – dice Alessandro Padovani, responsabile dei progetti sociali dell’Opera – i nostri operatori si sono resi conto che uno dei maggiori bisogni espressi dalla popolazione locale è quello di servizi nel campo della salute. Così abbiamo lavorato con le autorità provinciali di Monte Plata, fino a coinvolgere il governo centrale per avviare questa collaborazione”.

 

Tra le principali emergenze sanitarie illustrate dalla delegazione dominicana ci sono l’alto tasso di mortalità materno-infantile, la violenza nei confronti delle donne giovani e il conseguente elevatissimo numero di gravidanze in età adolescenziale, la difficoltà nel gestire alcune malattie come morbillo, malaria, dengue e zika, l’assenza di servizi di traumatologia e riabilitazione efficienti a fronte di frequentissimi incidenti stradali. “Abbiamo bisogno di formare il nostro personale per affrontare al meglio questi problemi adottando le procedure più corrette – ha detto il vice-ministro – per questo la visita in Italia e in particolare all’ospedale di Negrar è stata molto utile perchè abbiamo visto che ci sono grandi professionalità e un’organizzazione che per noi rappresenta un modello da seguire per puntare alla prevenzione oltre che alla cura”.

Proprio la formazione del personale dominicano rappresenta una delle più concrete prospettive della collaborazione che si sta avviando, unitamente allo scambio di competenze sulla diagnosi e la cura delle malattie infettive e tropicali, ambito per il quale l’ospedale calabriano è Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

Questo accordo si inserisce in un percorso di cooperazione sanitaria che l’Opera Don Calabria e l’ospedale di Negrar portano avanti da tempo in diversi Paesi del mondo – dice il dottor Claudio Bianconi, referente per i progetti sanitari calabriani, che ha accompagnato i dominicani insieme a don Ivo Pasa, delegato dell’Opera in Italia, e a Francesco Padovani, responsabile del Progetto Esperanza. “Attualmente abbiamo iniziative in Ucraina e Bielorussia, oltre a Brasile, Angola e Filippine dove sono presenti ospedali calabriani che lavorano in sinergia con Negrar”, aggiunge Bianconi.

Oltre al vice-ministro, facevano parte della delegazione della Repubblica Dominicana anche il direttore provinciale della salute di Monte Plata , Dr. Winton Leonel Martinez Reyes, e personale del coordinamento della salute della medesima provincia nonchè personale dell’ambasciata dominicana in Italia. Durante la sua permanenza , la delegazione ha incontrato tra gli altri l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin e il sindaco di Verona Federico Sboarina. Al “Sacro Cuore Don Calabria” hanno incontrato anche il ministro della Famiglia e della Disabilità, Lorenzo Fontana, e il sottosegretario alla Salute, Luca Coletto.