Lo studio pubblicato sul Giornale Italiano di Farmacia Clinica è stato effettuato sui 2030 dipendenti dell’IRCCS di Negrar sottoposti a vaccino Pfizer-Biontech. Il 99,95% degli eventi avversi segnalati hanno riguardato reazioni non gravi che si sono risolte nelle 48 ore successive alla comparsa. Il ruolo fondamentale del farmacista ospedaliero nella gestione e nell’allestimento del vaccino a mRNA

Il ruolo del farmacista ospedaliero dall’allestimento del vaccino a  mRNA  Bnt162b2  (Comirnaty®/Pfizer-Biontech) alla vaccinovigilanza”  è il tema dello studio effettuato dalla Farmacia Ospedaliera dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria, diretta dalla dottoressa Teresa Zuppini, e pubblicato recentemente  sul Giornale Italiano di Farmacia Clinica. (a questo link il testo dello studio)

L’équipe della Farmacia Ospedaliera dedicata all’allestimento dei vaccini

La pubblicazione riporta i principali eventi avversi riscontrati – dopo la prima e la seconda dose di vaccino Pfizer-Biontech – in tutto il personale dipendente dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar sottoposto a vaccinazione dal 1 gennaio al 28 febbraio  2021. I dati sono stati raccolti attraverso la compilazione da parte del personale dipendente di un questionario di rilevazione degli eventi.

Dall’analisi dei 2030 soggetti inclusi nello studio, è stato segnalato 1 solo evento avverso grave (pari allo 0,05% di incidenza). Il 99,95 % delle segnalazioni invece, sono riferite ad eventi avversi non gravi, principalmente: dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, cefalea dolori muscolari, dolori articolari, brividi ed eruzioni cutanee. Il numero di soggetti sintomatici è stato statisticamente maggiore dopo la seconda somministrazione di vaccino e gli eventi segnalati sono insorti prevalentemente nei giorni immediatamente successivi alla vaccinazione, risolvendosi entro le 48 ore successive alla comparsa.

Nell’articolo trova spazio anche il ruolo della Farmacia Ospedaliera nella gestione e nell’allestimento di questo delicato vaccino. La gestione, la conservazione a -80°C, l’allestimento e la somministrazione del vaccino Pfizer presentano numerosi punti critici che possono compromettere la qualità, l’efficacia e la sicurezza del vaccino stesso. Nell’attuale fase di immunizzazione di massa, la supervisione professionale del farmacista e l’allestimento da parte dei tecnici di laboratorio dell’Unità di Galenica Clinica, garantiscono il mantenimento della qualità, dell’efficacia e della sicurezza del vaccino grazie all’utilizzo di tecniche asettiche in ambienti idonei (cappe sterili), al confezionamento in monodose, al rispetto della catena del freddo (fondamentale per il vaccino Pfizer-Biontech) e alla vaccinovigilanza attiva.