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Il 14 giugno 1996 veniva inaugurata Casa “Fr. Pietro Nogarè”, completando così le strutture che compongono l’area socio-sanitaria della Cittadella della Carità di Negrar. Oggi la Casa ospita vari servizi, rivolti soprattutto agli anziani ma non solo

Era il 14 giugno 1996, esattamente 21 anni fa, quando alla Cittadella della Carità veniva inaugurata Casa “Fr. Pietro Nogarè”.Si andavano così a completare le strutture che ancora oggi compongono l’area socio-sanitaria della Cittadella: oltre a Casa Nogarè, infatti, erano già operative Casa “Fr. Francesco Perez” e Casa Clero (vedi articolo de “L’Amico” del 1996 relativo all’inaugurazione).

 

“Ricordo bene quando si decise la costruzione della nuova Casa – racconta fr. Mario Bonorareligioso dell’Opera Don Calabria, al tempo Presidente dell’ospedale di Negrar – era l’inizio degli anni Novanta e la Congregazione ci aveva chiesto di potenziare l’intervento socio-sanitario, in particolare a favore degli anziani, anche perché c’era l’esigenza di convertire alcuni posti letto ospedalieri in extraospedalieri per essere in linea con la programmazione sanitaria della Regione Veneto”. Nacque così un progetto ambizioso e lungimirante, che per molti aspetti fu un’esperienza pilota a livello veneto e nazionale per quanto riguarda l’integrazione tra ospedale e attività socio-sanitaria extraospedaliera. La Casa fu dedicata a fr. Pietro Nogarè, un religioso di don Calabria che aveva speso tanti anni di servizio alla Cittadella della Carità (vedi scheda su fr. Nogarè).

 

Oggi Casa “Fr. Pietro Nogarè” è una struttura residenziale autorizzata al funzionamento ed in possesso dell’accreditamento istituzionale, convenzionata con l’Azienda ULSS 9 di Verona (vedi foto). Comprende vari tipi di attività, che si rivolgono in maggioranza a persone anziane e in alcuni casi richiedono un alto impegno sanitario. In particolare ci sono un Centro di Servizi che ospita anziani autosufficienti con 26 posti letto; un Centro di Servizi per anziani non autosufficienti con 80 posti letto; una Residenza Sanitaria Assistenziale ad indirizzo Riabilitativo Funzionale, che ospita a tempo determinato persone che necessitano di alto impegno sanitario e riabilitativo con 55 posti letto; una Speciale Unità di Accoglienza Permanente “Stati Vegetativi Permanenti” con 12 posti letto (vedi articolo e video sul SUAP). Inoltre all’ultimo piano della Casa c’è una foresteria dedicata ai parenti provenienti da lontano che abbiano bisogno di una sistemazione temporanea per seguire i loro cari nel percorso di cura.

 

Il valore aggiunto della nostra struttura è l’integrazione con gli altri servizi della Cittadella della Carità, compreso l’ospedale, e quindi la possibilità di offrire ai nostri ospiti la migliore continuità assistenziale”, dice Paolo Ferrari, direttore della Casa. “Altro aspetto importante è la presenza di una guardia medica h24, che rappresenta una garanzia di tempestività e qualità nell’assistenza”.

 

Ogni reparto di Casa Nogarè ha un medico responsabile e un coordinatore infermieristico per la presa in carico degli ospiti. Tra le altre professionalità presenti, oltre appunto ai medici ed infermieri, ci sono gli operatori socio-sanitari, i fisioterapisti, gli educatori, i volontari del Servizio civile nazionale ed europeo e gli assistenti sociali. “La qualità dell’assistenza per noi è molto importante, sia a livello sanitario sia a livello umano – dice la dottoressa Rosalba Dall’Olio, dirigente dei servizi socio-sanitari – per questo la nostra équipe multidisciplinare ha messo in campo molte iniziative volte non solo alla cura dei pazienti, ma anche per riattivare e valorizzare le loro potenzialità, cercando di promuovere una collaborazione virtuosa con le famiglie”.

 

Tra le iniziative portate avanti a Casa Nogarè ci sono numerosi momenti di animazione, con incontri comunitari nell’area del bar al piano terra che è utilizzato anche come zona ricreativa. Poi sono previsti laboratori di arteterapia e di artigianato con la produzione di oggetti che vengono venduti per beneficienza, realizzati in genere dagli ospiti autosufficienti del terzo piano. Nella Casa ci sono due palestre a disposizione dei degenti, al primo e secondo piano. Come nelle altre strutture della Cittadella, inoltre, anche a Casa Nogarè c’è un’assistenza religiosa continua, con la presenza di un cappellano e la celebrazione quotidiana delle Lodi mattutine, oltre alle S. Messe domenicali e nei momenti liturgici di maggior rilievo.

 

Un progetto molto importante è quello sulle storie di vita degli ospiti – prosegue Dall’Olio -. Si tratta di un’attività con la quale gli educatori accompagnano gli anziani nel racconto delle loro esperienze passate, un racconto che poi in forma anonima viene pubblicato sul giornalino della nostra Casa. Conoscere la storia degli ospiti permette a loro di sentirsi valorizzati e agli operatori di prendersi cura meglio dei pazienti, in linea con l’obiettivo di fornire un’assistenza di qualità e il più possibile su misura per ogni singola persona che si rivolge a noii”.

matteo.cavejari@sacrocuore.it