Stile di intervento
“L’UMMI opera nel solco della missionarietà della Chiesa. Motivo ispiratore del suo impegno è la considerazione della sostanziale uguaglianza e unità degli uomini fra loro, intelligenti e liberi perché fatti ad immagine e somiglianza di Dio e chiamati tutti a godere dei beni creati e della redenzione operata da Gesù Cristo”. [Statuto art.3]
Il volontario deve essere consapevole che questi Progetti hanno come componente chiave il coinvolgimento della popolazione e la formazione alla gestione tecnica ed amministrativa.
Realizzare interventi con questo diretto coinvolgimento della popolazione locale è un compito che impegna, in maniera più o meno intensa a seconda del contesto di azione, tutti i volontari dell’UMMI.
I volontari hanno perciò un compito rilevante nell’attuazione delle finalità dell’UMMI, poiché si pongono “a servizio dell’uomo”, mettendo a disposizione la propria professionalità e la propria persona.
I volontari sanno di correre, però, il rischio di porre in primo piano le proprie motivazioni personali, che dovrebbero portare sia ad una realizzazione personale, sia ad un atteggiamento di servizio alle vere esigenze della comunità locali.
Ma la consapevolezza di tali rischi rende attenti i volontari e non li scoraggia dal partire. Infatti essi credono che è attraverso l’incontro e lo scambio tra uomini di razze e di culture diverse che si può operare un arricchimento culturale, un superamento delle barriere e delle discriminazioni, che si possono trovare vie per lo sviluppo e porre dei fermenti di unità tra i popoli.
Criteri di intervento
L’UMMI ricerca la “salute completa e totale” dei più diseredati e lo “sviluppo integrale” dei popoli. Perciò essa dà estrema importanza ai seguenti criteri:
- Pianificare interventi in stretto collegamento con controparti locali, con la definizione di obiettivi che tendano all’autonomia e alla garanzia di continuità. Ciò al fine di realizzare uno “sviluppo condiviso”, che abbia come fine ultimo e come ispirazione costante la crescita secondo obiettivi comuni di autonomia, e l’avvio di un processo di autosviluppo della popolazione locale.
- Operare nel campo socio-sanitario privilegiando interventi di assistenza sanitaria di base, con attività di medicina preventiva e curativa, educazione sanitaria dei diversi soggetti, interventi specifici verso la fascia materno-infantile, normalmente più esposta, interventi riabilitativi.
- I Progetti finalizzati alla potabilizzazione dell’acqua e all’agricoltura promossi dall’UMMI hanno sempre come genesi una problematica sanitaria emergente e si propongono di promuoverne la soluzione con Progetti integrati.
- Instaurare un rapporto di stretta collaborazione con gli operatori locali che ne favorisca la formazione – con attività specifiche – anche in vista della prosecuzione dell’intervento.
- Operare nel campo socio-sanitario realizzando interventi che siano in ogni aspetto inseriti nella cultura vissuta e nei piani di sviluppo locali, considerando la possibilità di integrazione con attività di diverso settore, ma che possano giovare all’attuazione di uno “sviluppo integrato”.
Nell’intervento a favore dell’infanzia vittima di disagio sociale o di trauma da guerra, è prioritaria la preparazione professionale verso le istanze psicologiche e pedagogiche emergenti dall’analisi dell’intervento.
Il volontario deve essere consapevole della priorità della propria formazione e anche della necessità di coniugare questo tipo di Progetto con i tempi che la struttura di personalità del singolo e le dinamiche comunitarie richiedono.