Si rivolge così Papa Francesco agli operatori sanitari nel Messaggio per la Giornata Mondiale dell’ammalato che si celebra in tutto il mondo domani 11 febbraio. Un appuntamento che sarà celebrato anche dalla Cittadella della Carità con una Messa presso la Cappella dell’Ospedale Don Calabria

Domani, 11 febbraio, si celebra in tutto il mondo la XXVIII Giornata mondiale del malato. E’ stata istituita nel 1992 da San Giovanni Paolo II che ha scelto come data la memoria liturgica della Madonna di Lourdes. L’11 febbraio del 1958, infatti, è il giorno in cui la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette Soubirous nella cittadina ai piedi dei Pirenei, meta ogni anno di milioni di pellegrini, tra cui moltissimi ammalati.

Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata si rivolge agli ammalati (“Gesù guarda l’umanità ferita. Egli ha occhi che vedono, che si accorgono, perché guardano in profondità, non corrono indifferenti, ma si fermano e accolgono tutto l’uomo, ogni uomo nella sua condizione di salute, senza scartare nessuno, invitando ciascuno ad entrare nella sua vita per fare esperienza di tenerezza”) e agli operatori sanitari. A quest’ultimi dice: “Nell’esperienza del limite e del possibile fallimento anche della scienza medica di fronte a casi clinici sempre più problematici e a diagnosi infauste, siete chiamati ad aprirvi alla dimensione trascendente, che può offrirvi il senso pieno della vostra professione. Ricordiamo che la vita è sacra e appartiene a Dio, pertanto è inviolabile e indisponibile”. Alleghiamo il messaggio completo

Anche la Cittadella della Carità celebra questa giornata con una Messa che si terrà nella Cappella dell’Ospedale Don Calabria alle 16, presieduta da don Luca Masin, parroco di Negrar. L’iniziativa è promossa dal Consiglio Pastorale Ospedaliero, dal Gruppo di volontariato Fr. Francesco Perez-Ospedale di Negrar, dal gruppo Unitalsi e la Caritas parrocchiale.

Messaggio di Papa Francesco