L’IRCCS di Negrar nell’ambito di un percorso diagnostico volto ad indagare i disturbi del sonno, effettua il dosaggio di melatonina, un esame  importante per stabilire quando il nostro organismo secerne naturalmente questo ormone amico del buon riposo

Melatonina. Un nome diventato familiare anche grazie alla pubblicità, che presenta questo prodotto farmaceutico come la panacea per il buon sonno. La melatonina con il sonno ci azzecca, ma prima di essere una pillola “da banco” è un ormone prodotto dal nostro organismo attraverso la ghiandola pineale (o epifisi), collocata al centro della scatola cranica. Questa ghiandola riceve informazioni dai neuroni della retina e quando cala il buio inizia a produrre la melatonina, favorendo così il sonno.

Ne consegue che la difficoltà ad addormentarsi o la tendenza ad avere sonno molto presto o addirittura l’insonnia possa essere causata da una alterata produzione di melatonina, per quanto riguarda la tempistica, anche a causa delle nostre abitudini, rispetto a un orario convenzionale di addormentamento. Pertanto, nell’ambito di un percorso diagnostico volto ad indagare i disturbi del sonno, diventa importante stabilire quando il nostro organismo secerne naturalmente la melatonina.

L’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria esegue questo esame presso il Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche, diretto dal dottor Antonio Conti, anche alla luce dell’esperienza pluriennale del Centro di Medicina del Sonno, di cui è responsabile dottor Gianluca Rossato. Il dosaggio della melatonina non è stato inserito dal Ministero della Salute nei Livelli essenziali di assistenza, cioè tra le prestazioni a cui si può accedere tramite Sistema Sanitario Nazionale. Pertanto è a pagamento. Per accedervi è necessario prenotare un appuntamento presso la segreteria di Neurologia al numero 045.6013644 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30). Qui un medico consegnerà il kit per la raccolta della saliva e illustrerà le modalità di raccolta. La consegna dei campioni presso il Laboratorio Analisi deve essere preceduta dalla prenotazione allo 045.6013081 o sul sito www.sacrocuore.it bottone “Prelievo senza coda”

Dottor Rossato, quali sono le proprietà della melatonina?

La melatonina ha due proprietà fondamentali: ipnotica e cronobiotica. La prima è in grado di indurre e migliorare il mantenimento del sonno, mentre l’attività cronobiotica serve per sincronizzare il ritmo biologico (cioè il nostro orologio biologico interno) con il ritmo luce-buio (orologio esterno).

Quando la ghiandola pineale secerne la melatonina?

Solitamente il processo inizia all’imbrunire, grazie alle informazioni provenienti dai neuroni della retina. Quindi intorno alle 19.30-22 (per i bambini 19.30-21), in genere 2-3 ore prima dell’orario dell’addormentamento. La curva di secrezione raggiunge il picco intorno alle 3-4 del mattino per poi azzerarsi al momento del risveglio.

Per quali disturbi del sonno è indicato il dosaggio della melatonina?

Tutti quei disturbi che sono legati alle alterazioni del ritmo circadiano sonno-veglia. Per esempio: sindrome da fase ritardata di sonno o da fase anticipata di sonno, disturbo del sonno dei turnisti, jet lag, sindrome da ritmo sonno-veglia irregolare o ritmo non 24h. Ma il dosaggio può essere di aiuto in caso di insonnia, soprattutto nelle persone che hanno superato i 55 anni, e o nei disturbi del sonno quando è presente anche una malattia neurodegenerativa.

Come avviene il dosaggio?

La melatonina può essere dosata tramite un prelievo di sangue, attraverso le urine o la saliva. Attualmente il metodo più semplice e validato scientificamente è il dosaggio salivare. Prevede la raccolta di 5 campioni di saliva ad intervalli di 1 ora. Il primo campione viene raccolto a -3 ore dal consueto orario di addormentamento e l’ultimo a + 1 ora.

Quali informazioni avremo dal dosaggio?

L’analisi dei campioni descriveranno il bio-ritmo del soggetto. Solitamente per chi va a coricarsi alle 23, l’organismo inizia a produrre melatonina alle 21. Le cose cambiano per esempio negli anziani che vanno a letto molto presto e la cui produzione di melatonina inizia alle 18 o nei giovani che si addormentano molto tardi, con una produzione di melatonina che inizia a notte inoltrata. In questi casi è necessario “rieducare” il soggetto a un ritmo sogno-veglia più convenzionale, tramite indicazioni comportamentali. Il dosaggio di melatonina diventa poi particolarmente importante in coloro che soffrono della sindrome del turnista. Può capitare che i lavoratori che svolgono turni di notte, a lungo andare, non riescano più a dormire. La sindrome del turnista diagnosticata prevede la possibilità della sospensione dei turni almeno per sei mesi. In questo arco di tempo viene prescritta la melatonina esogena al fine di riportare l’orario di addormentamento a quello naturale, e la fototerapia per bloccare la produzione di melatonina al momento del risveglio.

Ma l’assunzione di melatonina può comportare dei rischi?

L’assunzione di melatonina è un trattamento medico e pertanto ha alcune indicazioni. Usarla senza valutazione medica per un po’ di insonnia o non dà nessun risultato o può contribuire a peggiorare l’insonnia se non si sono comprese le cause. L’assunzione di melatonina esogena infatti può modificare la secrezione di quella endogena, alterandone la tempistica di produzione e anche la quantità, che, per una sorta di equilibrio, diminuisce non senza conseguenze sul riposo.

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