Un dono prezioso arriva dai Rotary veronesi: 15 caschi per la ventilazione assistita non invasiva, dispositivi utilizzati in Terapia intensiva per i pazienti affetti da Covid-19, ma che vengono impiegati da tempo per le insufficienze respiratorie, non tali da richiedere l’intubazione

Non si ferma la solidarietà legata all’emergenza Covid-19. Ieri mattina i Rotary Club della provincia di Verona hanno consegnato all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar 15 C-Pap, un dispositivo per la ventilazione assistita non invasiva che purtroppo abbiamo imparato a conoscere nel corso dei momenti più difficili della pandemia.

Il C-Pap – acronimo di Continuous Positive Airway Pressure – si presenta come un casco, all’interno del quale, grazie al collegamento con un ventilatore automatico, si crea una pressione positiva generando una miscela di ossigeno e aria. Viene impiegato in pazienti con insufficienza respiratoria, ma non tale da richiedere l’intubazione.

La donazione dei 15 caschi monouso rientra nel service “Terapia Intensiva Verona” che ha coinvolto gli 11 Rotary Club presenti nel Veronese. Altri C-Pap sono stati donati agli ospedali di Borgo Trento, Borgo Roma, Villafranca e Peschiera.

“Le cronache degli ultimi mesi hanno legato questo insolito “casco da astronauta” all’infezione da Covid, ma i C-Pap vengono impiegati da tempo all’interno delle rianimazioni per le insufficienza respiratorie”, ha spiegato il direttore della Terapia intensiva dell’Ospedale di Negrar, Massimo Zamperini. “Pertanto questa donazione è molto importante per il mio reparto anche al di là dell’emergenza Coronavirus, che ci auguriamo rimanga solo un ricordo”.

“Ringrazio di cuore il Rotary per l’attenzione al nostro ospedale – ha detto l’amministratore delegato, Mario Piccinini -. Siamo stati in prima fila fin dall’inizio dell’emergenza arrivando ad allestire 100 posti letto dedicati ai pazienti Covid, di cui 14 di terapia intensiva e 12 di semintensiva. Sono stati mesi difficili, durante i quali però è fiorita una grande solidarietà che ci ha supportato nell’affrontare la situazione. Questa donazione è un prezioso esempio”.

“Quando è scoppiata la pandemia ci siamo chiesti cosa potevamo fare come Rotary per aiutare il territorio. Vista la pressione sull’assistenza sanitaria abbiamo voluto intervenire proprio in questo ambito – ha raccontato Giuseppe Palleschi, past president del Rotary Verona Nord -. La generosità dei soci non si è fatta attendere: abbiamo raccolto 250mila euro con i quali abbiamo potuto acquistare non solo i caschi per la ventilazione non invasiva, ma anche ecografi, tablet e mascherine. Grazie al dottor Sergio Albanese, nostro socio e direttore dell’Otorinolaringoiatria di Negrar, abbiamo subito sondato le esigenze del “Sacro Cuore Don Calabria” e ci siamo attivati. Un’opportunità che per noi del Rotary Club Verona Nord assume un ulteriore significato in quanto l’ospedale gravita sul territorio di nostra competenza”.

Alla consegna erano presenti anche Gino Abati, Giuseppe Caruso e Maria Vittoria Lonardi rispettivamente co-prefetto, segretario e socia del Rotary Club Verona Nord. Inoltre hanno presenziato il dottor Fabrizio Nicolis, direttore sanitario, e la dottoressa Lorenza Cipriano, farmacista, sempre del “Sacro Cuore Don Calabria”.

 

 

 

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