La statua in tufo si trova nel giardino davanti all’ingresso dell’Hospice Don Luigi Pedrollo, circondata da fiori e alberi di ulivo. E’ stata donata dai familiari di Giacomo Antonio Cacciapuoti in segno di gratitudine per gli operatori della Cittadella della Carità che si sono presi cura di lui durante gli ultimi mesi prima della sua partenza da questa vita.

Con una cerimonia semplice e toccante, stamattina è stata benedetta la statua raffigurante la Madonna di Lourdes, collocata nel giardino dell’Hospice Don Luigi Pedrollo. Si tratta di una scultura in tufo donata dai familiari in ricordo di Giacomo Antonio Cacciapuoti, che ha percorso l’ultimo tratto della sua vita come paziente dell’Hospice.

Alla cerimonia erano presenti la moglie Samantha, i genitori Silvia e Antonio e il fratello Alessandro. Per l’ospedale c’erano la direzione al completo, il responsabile dell’Hospice dottor Roberto Magarotto e numerosi collaboratori. Nel suo commovente saluto, la mamma di Giacomo ha spiegato le ragioni di questo gesto: “Doniamo questa statua per onorare chi lavora all’Hospice, dove nostro figlio è stato accolto con amore nei mesi che hanno preceduto la sua partenza. Era stata fatta scolpire molti anni fa come voto verso la Madre Santissima ed ora torna ad essere un dono di ringraziamento per l’amore illuminato che viene offerto da chi lavora in un luogo di sofferenza così difficile da affrontare”.

La benedizione è stata impartita da padre Miguel Tofful, vicepresidente della Cittadella della Carità, che ha ricordato la frase riportata nella targa affissa sul basamento: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede” (Timoteo 4, 7-8). “In queste parole – ha detto padre Tofful – c’è l’essenza del percorso di Giacomo in questi ultimi mesi. Un percorso che pur nella sofferenza è sempre stato illuminato dalla fede e dalla speranza”.

Nonostante le difficoltà della malattia qui ci siamo sentiti davvero accolti come se fossimo a casa – ha aggiunto Samantha, moglie di Giacomo, al termine della benedizione – Giacomo è stato trattato come persona di famiglia prima che come paziente. Di questo siamo molto grati perché ha aiutato lui e noi ad affrontare con la maggior serenità possibile un momento così difficile”.

Giacomo Antonio Cacciapuoti è tornato alla Casa del Padre lo scorso 27 settembre, all’età di 36 anni, dopo alcuni mesi trascorsi presso la Cittadella della Carità nella fase terminale della sua malattia. Oltre alla moglie, ha lasciato la piccola Alya di 5 anni che è stata ricordata durante la cerimonia. La statua donata dalla sua famiglia è posizionata esattamente di fronte all’ingresso dell’Hospice, nel giardino circondato da fiori e alberi di ulivo, in una posizione accessibile a tutti e senza barriere architettoniche. A disposizione di chiunque voglia trovare un momento di preghiera, contemplazione e serenità.