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Venerdì 30 novembre al Centro Diagnostico Terapeutico si terrà un incontro dedicato alla Sindrome delle apnee ostruttive del sonno con gli interventi degli specialisti di Negrar e dell’Associazione Apnoici Italiani

E’ un aperitivo insolito quello che si svolgerà venerdì 30 novembre a partire dalle 19 presso il Centro Diagnostico Terapeutico di via San Marco 121. Una volta posati i bicchieri, si parlerà infatti della Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Obstruction Sleep Apnea Syndrome-OSAS), una vera e propria patologia che in Italia coinvolge il 10% della popolazione adulta e il 1-6% di quella pediatrica. Molto spesso la sindrome viene derubricata come semplice russamento, ma in realtà comporta ricadute pesanti sulla salute – è uno dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari – e la qualità di vita di chi ne soffre.

 

L’appuntamento è promosso dall’Associazione Apnoici Italiani in collaborazione con il Centro di medicina del sonno dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria e l’associazione InformaSonno.Aprirà la serata Luca Roberti, presidente dell’Onlus nazionale nata per sensibilizzare la popolazione sul problema delle apnee notturne e per supportare coloro che ne sono affetti. Seguiranno poi le relazioni degli specialisti dell’ospedale di Negrar per illustrare il percorso di trattamento delle apnee. Interverranno: il dottor Gianluca Rossato (neurologo), il dottor Davide Tonon (tecnico di neurofisiologia), la dottoressa Daniela Turetta (otorinolaringoiatria), di dottori Stefano Orio e Letizia Lonia (dentisti) e il dottor Roberto Rossini (chirurgo bariatrico). (programma in allegato)

 

Le apnee si manifestano con un forte russamento e la sospensione del respiro per alcuni secondi più volte durante la notte. Questo comporta una serie di microrisvegli, che sono all’origine di sonnolenza e difficoltà di concentrazione durante il giorno,condizione particolarmente rischiosa per coloro che svolgono lavori pericolosi o si mettono alla guida per lunghi tragitti. Si stima infatti che in Italia un migliaio di morti e 120mila feriti sulle strade ogni anno siano causati da incidenti dovuti a colpi di sonno, dietro i quali, in molti casi, si nascondono le apnee notturne. Dal 2017 sono in vigore le nuove normative per il rilascio o il rinnovo della patente che inseriscono le OSAS tra le patologie da indagare, come sarà illustrato durante l’incontro.

 

Dopo la diagnosi, che viene effettuata tramite la polisonnografia, il trattamento delle apnee prevede un approccio multispecialistico per la scelta della migliore terapia in base alle cause e alla gravità della malattia. La ventilazione meccanica durante il sonno, tramite un’apposita maschera, può essere sostituita, nelle forme lievi e moderate, da un dispositivo di avanzamento mandibolare, creato dal dentista. Il Mad, questo il nome del dispositivo, mantenendo la mandibola in posizione avanzata impedisce alla lingua, rilassata durante il sonno, di andare ad ostruire la via area e provocare così le apnee notturne.