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Il direttore dell’Oncologica medica, Stefania Gori, è l’ideatrice di un concorso letterario riservato a tutti coloro che vivono o hanno vissuto l’esperienza del cancro

Malati di cancro, familiari dei pazienti e operatori sanitari del settore raccontano per la prima volta in un concorso letterario nazionale la propria esperienza di vita con la malattia. L’iniziativa Federica Le Parole della Vita èdedicata a una giovane donna veronese che ha combattuto contro la sua malattia con determinazione e ottimismo continuando a scrivere, sognare, lavorare e progettare

Ad ideare il concorso la dottoressa Stefania Gori, direttore dell’Oncologia medica dell’ospedale Don Calabria Sacro Cuore di Negrar e segretario nazionale dell’Associazione italiana di Oncologia medica-Aiom, e resa possibile grazie alla Fondazione Aiom.

Da oggi fino al 31 gennaio 2016 sarà possibile inviare i propri scritti a premioletterariofederica@fondazioneaiom.it. Secondo il regolamento allegato.

Il concorso è stato presentato questa mattina a Palazzo Barbieri del Comune di Verona in un incontro con la stampa. «Solo qui in Veneto il cancro colpisce ogni anno oltre 31.500 persone – ha sottolineato la dottoressa Gori -. In tutta Italia nel 2014 i nuovi casi sono stati 365.500, circa mille al giorno. Ogni singola diagnosi di tumore rappresenta per tutti una sfida. Il paziente deve vincere la sua battaglia contro la malattia e un familiare affronta e partecipa anche lui alle difficoltà e sofferenze del proprio caro. E infine i medici, infermieri e tecnici del sistema sanitario nazionale devono assicurare le cure e l’assistenza migliori. Ognuno ha quindi una sua storia da poter raccontare».

«La scrittura può essere uno “strumento terapeutico” – ha affermato il dottor Fabrizio Nicolis direttore sanitario dell’ospedale Don Calabria-Sacro Cuore di Negrar e vicepresidente della Fondazione Aiom -. In Italia più del 50% dei pazienti riesce a sconfiggere la neoplasia. Eppure il tumore rappresenta ancora qualcosa che fa troppa paura e del quale è meglio non parlare. Con il concorso Federica Le Parole della Vitavogliamo rompere il muro del silenzio e incoraggiare tutti coloro che vivono, o hanno vissuto, direttamente o indirettamente la malattia a raccontarsi. Condividere emozioni, stati d’animo, consigli e speranze può far sentire meno soli. Inoltre scrivere e dar voce alla propria dimensione intima aiuta affrontare meglio le difficoltà quotidiane legate al cancro».

«La nostra Fondazione è da anni impegnata nell’avvicinare i medici ai pazienti – ha detto il dottor Carmelo Iacono direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta e presidente nazionale della Fondazione Aiom-. È con questo spirito che abbiamo dato il via al concorso Federica. Nei prossimi giorni istituiremo una giuria che avrà il compito di valutare le produzioni letterarie e premierà le migliori. Sarà composta da medici ed esponenti del mondo culturale e dei media».

La cerimonia di premiazione avverrà il 21 maggio 2016 a Verona durante un evento speciale interamente dedicato alla lotta al cancro.

«Nel corso della vita un’italiana su tre si ammalerà di tumore – sottolinea Gori -. Gli ultimi dati in nostro possesso indicano come la sopravvivenza alle neoplasie sia leggermente superiore tra le donne rispetto agli uomini: rispettivamente il 63% e il 55%. Una tra le più diffuse diffusa è quella al seno dove ormai il 90% delle pazienti riesce a guarire. Se consideriamo invece l’intera mortalità legata a tutti i tumori in entrambi i sessi questa è in calo del 20% dal 1996 ad oggi. Sono numeri confortanti che però non ci devono far abbassare la guardia. Con il nostro premio letterario vogliamo dare anche un messaggio di fiducia all’intera popolazione. E testimoniare come il cancro sia sempre una malattia curabile».