Per tutti i pazienti oncologici che hanno bisogno di indicazioni e consigli rimane sempre attivo il numero vede del Cancer Care Center attraverso il quale è possibile mettersi in contatto anche per proseguire o iniziare percorsi psicologici a distanza
In questo momento di emergenza CoViD-19, l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria rimane sempre “in linea” con i pazienti oncologici tramite il numero verde 800 143 143 del Cancer Care Center, con cui da oggi è possibile mettersi in contatto per avviare o proseguire un colloquio psicologico.
I pazienti oncologici rientrano nelle cosiddette categorie a rischio per quanto riguarda l’infezione da nuovo Coronavirus. Non tanto perché hanno una probabilità maggiore di contrarre il virus, ma in quanto possono essere, nel caso siano contagiati, più soggetti a complicazioni a causa della patologia o delle terapie a cui sono sottoposti.
“Questo ha suscitato in molti pazienti un grande timore di recarsi in ospedale per visite oncologiche e, talora, anche per proseguire la terapia con farmaci antitumorali o la radioterapia. Un timore che in certi casi li ha indotti a disdire gli appuntamenti”, spiega la dottoressa Stefania Gori, direttore del Dipartimento di Oncologia di Negrar. “Ma non è necessario interrompere le cure – rassicura Gori – E soprattutto non deve essere fatto autonomamente, perché la continuità delle terapie farmacologiche e radioterapiche è fondamentale per l’efficacia dei trattamenti. Ogni paziente deve confrontarsi col proprio oncologo di riferimento per valutare un eventuale posticipo del trattamento antitumorale in base alla sue condizioni”.
Per i pazienti oncologici, e non solo per quelli già seguiti dal “Sacro Cuore Don Calabria”, resta sempre aperto anche il numero verde 800 143 143 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13), a cui risponde un operatore formato in grado di dare risposte e di creare un contatto, se necessario, con le unità operative e i servizi di diagnosi e cura. “Da oggi, con questo numero verde è possibile parlare anche il Servizio di Psicologia clinica per proseguire o iniziare da remoto colloqui psicologici. Tali colloqui sono ancora più importanti in questo momento di isolamento e distanziamento sociale che vivono i pazienti e anche i familiari, che così cercano di proteggere i loro cari da un possibile contagio”, conclude la dottoressa Gori.