Un video-corso per prepararsi al parto al tempo del coronavirus

Sedici filmati di dieci minuti ciascuno per superare le barriere imposte dal coronavirus e stare vicini alle donne che presto avranno un bambino. A spiegare le tappe del percorso nascita al Sacro Cuore sono i medici e le ostetriche dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia

L’Unità di Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Marcello Ceccaroni è protagonista di un’iniziativa davvero originale per stare vicino alle future mamme nonostante l’epidemia di coronavirus. Si tratta di un vero e proprio video-corso preparto pensato appositamente per offrire tutte le informazioni più importanti alle donne che aspettano un bambino o che hanno appena partorito. Informazioni che normalmente vengono fornite nei corsi e negli incontri al “Sacro Cuore” attualmente sospesi a causa dell’epidemia.

VEDI VIDEO-CORSO PER LE FUTURE MAMME

In sedici video della durata di circa 10 minuti i medici e le ostetriche del reparto spiegano le tappe di ogni futura mamma che si avvicina al grande evento, dall’inizio del travaglio all’arrivo in ospedale, dall’analgesia al parto vero e proprio, dai primi momenti con il bambino ai suggerimenti per iniziare l’allattamento, fino al tanto agognato ritorno a casa. Il tutto con l’introduzione della dottoressa Mariella Musola e la conclusione della dottoressa Michela Carli, ginecologhe. Viene così delineato il percorso nascita del Sacro Cuore, un percorso consolidato con alcune piccole modifiche dovute all’attuale emergenza.

A presentare l’iniziativa è il primario Marcello Ceccaroni: “L’obiettivo di questo video-corso è stare il più possibile vicino alle future mamme in questo momento dove l’epidemia ci tiene lontani e isolati. Non dobbiamo permettere che gli eventi tragici legati al coronavirus offuschino la gioia immensa di una nascita. Anche adesso continuano a nascere tantissimi bambini e questo è un segno di speranza. Perciò mi sembra che l’entusiasmo delle nostre ostetriche che si sono lanciate in questa iniziativa sia ancora più prezioso”.

Il video-corso è a disposizione di tutti i futuri genitori sul sito web dell’ospedale alla pagina dell’Ostetricia e sul canale youtube dell’ufficio stampa. Naturalmente chi avesse bisogno di ulteriori informazioni o per altre necessità, compreso l’accesso all’ambulatorio per le visite, è possibile contattare le ostetriche via e-mail (ostetriche@sacrocuore.it) o telefonando alla segreteria di reparto (045.6013313).


Coronavirus: la Psicologia Clinica a servizio di operatori e pazienti

Lo stress a cui sono sottoposti gli operatori sanitari in questo periodo di emergenza può avere dei risvolti importanti sulla salute psicologica. Ecco perché è bene dedicare uno spazio al recupero della mente oltre che al ristoro del proprio corpo

Sono medici, infermieri, tecnici, operatori socio-sanitari. Persone che, come tutti noi, stanno vivendo un’emergenza senza precedenti. Con la sola differenza che a noi viene chiesto di stare a casa (seppur gravati da mille preoccupazioni), a loro di andare in prima linea a combattere il nemico. E in prima linea lo sono da più di un mese, immersi in qualcosa che nessuno prevedeva di tali dimensioni. A contatto ogni giorno con la paura dei malati e con la morte. In continua battaglia contro il tempo, con la necessità di mantenere la lucidità mentale, sebbene la fatica fisica si faccia sentire e la preoccupazione di essere un veicolo di contagio per la propria famiglia sia sempre presente. “Lei ha paura? – chiedeva giorni fa un giornalista al dottor Massimo Zamperini, direttore della Terapia Intensiva.  “Non ho paura per me. Ho paura per la mia famiglia. Ho tre bambini di 11, 9 e 7 anni. Vivo ormai da settimane in isolamento nella mia casa e quando li vedo sto a distanza di sicurezza… Ma quanta fatica non poterli abbracciare!”.

Per essere vicino gli operatori del “Sacro Cuore Don Calabria”, il Servizio di Psicologia Clinica, di cui è responsabile il dottor Giuseppe Deledda, ha attivato uno sportello di supporto psicologico rivolto a tutti i dipendenti impegnati nella cura dei pazienti. L’équipe è disponibile allo 045.6013048 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15. In alternativa è stata data la possibilità anche di scrivere all’indirizzo psiocologia@sacrocuore.it.

Dottor Deledda, come sta proseguendo questa iniziativa?

“Nei giorni successivi alla comunicazione abbiamo avuto molte richieste di colloqui, poi la cosa è andata scemando”

Perché secondo lei?

Spesso coloro che svolgono professioni di aiuto, come i sanitari, fanno più fatica a chiedere aiuto per loro stessi. In un’emergenza come questa, a ciò si unisce anche la sensazione di sprecare il proprio tempo e le proprie energie inutilmente. E quindi spesso si dà priorità al recupero fisico, a discapito di quello mentale. Invece l’attenzione all’equilibrio psico-fisico è fondamentale in momenti a protratto ed elevato impatto emotivo. Col passare del tempo si può essere investiti da a crisi legate ad un effetto paragonabile a quello che un peso può avere su un materiale, in genere su un metallo. Dopo aver opposto per un certo tempo la propria resistenza allo stress, può piegarsi all’improvviso.

E’ possibile fare fronte a questo stress?

L’essere umano può trovare strategie per gestire il peso che sta affrontando, a volte individuando i fattori di rischio, altre volte alleggerendo il peso, elaborandone e trasformandone i contenuti. Lo psicologo può dare il proprio contributo  promuovendo uno spazio di mentalizzazione che possa rafforzare la persona (ad un livello più profondo, l’Io), permettendole di recuperare le risorse e le energie, sempre presenti in ognuno di noi, per poter affrontare situazioni di forte crisi, come quella che stiamo attualmente vivendo. Quindi è molto importante far comprendere che il tempo speso oggi per fermarsi pochi minuti individualmente o in piccoli gruppi, è un investimento per il dopo emergenza. Il “dopo” può far emergere problematiche anche importanti legate al post traumatico da stress, una patologia molto pesante e che, se sviluppata, ha ripercussioni in molte sfere della vita, a partire da quella personale.

Questo vale anche per i pazienti?

Sicuramente. La nostra attenzione è costantemente rivolta a loro anche attraverso l’ausilio della tecnologia, che fortunatamente oggi ci viene in aiuto per abbattere le barriere e per cercare di diminuire l’isolamento imposto a tutela della salute collettiva.

Molti pazienti in queste settimane hanno richiesto un supporto psicologico per poter affrontare situazioni emotivamente impegnative, tra le quali, ad esempio, una diagnosi oncologica recente. Ma ci sono anche coloro che stanno effettuando trattamenti medici complessi. Sono realtà che possono sfociare in problematiche di tipo psicologico (ansia, depressione…) accentuate dall’isolamento indotto dalle attenzioni dei propri familiari. L’essere umano ha fortemente bisogno della relazione con l’altro, da cui ne trae amore, crescita, giovamento e benessere: quando ci sentiamo tristi, insicuri, in ansia, sperduti, possiamo trovare ristoro nella vicinanza e nell’affetto delle persone che ci stanno vicino.

Il Covid suscita timore in ciascuno di noi per il rischio di contagio. Nelle persone che sono state contagiate questo timore si moltiplica per la paura di sviluppare le complicanze. Come si affronta la paura?

E’ fondamentale favorire una corretta comunicazione su come gestire la paura, senza che questa conduca ad azioni indiscriminate o lesive. La paura coinvolge tutti. E’ un’emozione utile per riconoscere che c’è realmente un pericolo. Non è opportuno minimizzare la paura perché questo porterebbe ad una sottovalutazione del rischio con ricadute molto dannose sul singolo e sulla collettività.  Ma è bene riconoscerla per darle il giusto peso e per muoversi con azioni coerenti con i nostri valori più importanti, tra i quali in primis la vita e le nostre relazioni più care.

elena.zuppini@sacrocuore.it

Un aiuto per gestire la paura può arrivare dal “Vademecum psicologico Coronavirus”, l’agile opuscolo che troverete allegato a questo articolo. E’ stato redatto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Psicologi “perché le paure non diventino panico e come proteggersi con comportamenti adeguati, con pensieri corretti ed emozioni forzate”

Coronavirus: vademecum psicologico

Il messaggio del Casante per la Pasqua: "Prego per voi ogni giorno"

Padre Miguel Tofful, Superiore Generale dell’Opera Don Calabria, rivolge un intenso video-messaggio a tutti gli operatori e agli ammalati della Cittadella della Carità in preparazione alla Settimana Santa e alla Pasqua.

“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i suoi amici”.

E’ questa la frase del Vangelo di Giovanni dalla quale il Casante dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful, costruisce la sua riflessione pasquale rivolta a tutte le persone della Cittadella della Carità: operatori, religiosi, religiose, ammalati e familiari (vedi video qui sotto).

Non sarà una Settimana Santa normale quella che inizia domani. Non si potrà partecipare alle celebrazioni, non ci sarà nemmeno il consueto incontro di preparazione alla Pasqua che ogni anno coinvolgeva tutto il personale dell’ospedale. Ma il Casante con questo video-messaggio ha voluto essere vicino ad ognuno, portando la parola di san Giovanni Calabria al fianco dei sofferenti e di chi si sta prodigando per loro. E soprattutto portando un grande grazie a nome di tutta la Famiglia Calabriana.


L'ORL a servizio dei pazienti con un numero telefonico dedicato

Per continuare ad essere vicini ai pazienti e a tutti coloro che necessitano di informazioni o di consigli anche in questo momento di emergenza sanitaria, l’Otorinolaringoiatria ha attivato un servizio di telemedicina, con un numero telefonico dedicato 

In ottemperanza alle disposizioni della Regione Veneto sull’emergenza CoViD-19, anche l’Otorinolaringoiatria ha ridotto sia l’attività medica che chirurgica, ad eccezione delle urgenze e degli interventi oncologici.

“Il distanziamento sociale, doveroso vista la situazione, può comportare nelle persone con patologie pregresse o insorgenti dei timori, accentuati dal fatto di non potersi recare in ospedale per una visita in quanto non urgente – spiega il direttore dell’ORL, il dottor Sergio Albanese -. Abbiamo così pensato di attivare un servizio di telemedicina. Crediamo che sia utile per i nostri pazienti che necessitano di consulenze riguardo, per esempio, alle terapie. Ma anche per tutti coloro che vogliono informazioni o chiedono dei consigli”.

Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11, la coordinatrice del reparto Marina Venzetta risponderà al numero telefonico 045.6013765. In caso di quesiti più complessi saranno interpellati anche i medici.  

Il servizio sarà attivo già da lunedì 6 aprile e sarà operativo fino alla conclusione dell’emergenza


Grazie a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questa lotta!

Commuove la gara di solidarietà, attraverso varie forme, che molti cittadini veronesi hanno dato vita a favore dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore di Negrar, in prima linea fin dall’inizio dell’epidemia CoViD-1. Ecco il nostro grazie che si rinnoverà ogni giorno. 

Grazie. Mille volte grazie a tutti coloro che in questi giorni di apprensione, fatica e tanta abnegazione hanno voluto essere accanto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria nella lotta contro l’epidemia da nuovo Coronavirus. Grazie a chi lo ha fatto con le parole di conforto e incitamento scritte anche sulla nostra pagina Facebook, a coloro che ci hanno dedicato una preghiera e a chi ha voluto darci il proprio sostegno attraverso una donazione o mettendo a disposizione gratuitamente delle abitazioni per i nostri operatori.

Il nostro grazie vi giunga con questa foto: sono alcuni medici, infermieri e tecnici del Pronto Soccorso, della  Terapia Intensiva e delle Malattie Infettive e Tropicali. Dietro di loro, anche se non compaiono, tutti i collaboratori del “Sacro Cuore”, nessuno escluso, impegnati oggi più che mai a realizzare, nei limiti dell’umano, l’eredità lasciata dal nostro fondatore, San Giovanni Calabria: “Il malato dopo Dio è il nostro unico padrone”.

Questo breve scritto sarà aggiornato ogni giorno con i nomi e il numero dei donatori. Un modo per rinnovarvi ogni giorno il nostro grazie. Le donazioni sono e saranno impiegate per l’acquisto di presidi sanitari e in particolare di respiratori per l’allestimento di nuove postazioni di terapia intensiva.

Rana SpA

Fondazione Comunità Veronese Onlus

Cattolica Assicurazioni SpA

Armando de Angelis Srl

Contri Spumante

Don Gianfranco Ambrosini

Raccolta fondi Martina Rodini

Nicola Bolla 

Andrea Bolla

Stefano Bolla

Free Style System SrL

Cantina Valpolicella Negrar

P.P.T Srl

Fondazione Italiana per il Dono Onlus

Fiorenza Quintarelli e Giampaolo Grigoli

Enobis Srl

Rortos SpA

Linda Pagnotta

Anna Galtarossa

Winwinit Italia SrL

Aquardens spa

Dario Finardi

Dott. Zanolli Srl

Fosso Corno Società Agricola Semplice

Elena Tessari

Graphicom Srl

La Perla

Stefano Pellini

ADS Company Rally Team Lady Rally Verona

Sogefin Srl

Paolo Tosi e Beatrice Magalini

Rally Club Valpantena

Associazione Pro Loco Breonio

Kodess Srl

Marcello Consolini da Fantatorri

Riam Ascensori

Giancarlo Giani e M. Luigia Suaro

Palmino Faltracco e Maria Fattor

ADS Polisportiva Negrar

C.M. SrL

Farmacia Settimo Miglio

Comitato Magnalonga Settembrin

Solaria Srl

Myosotis Srl

Istituto Istruzione Superiore L. Calabrese P. Levi classe V AF

Baf

Immobiliare ai Gavi Sas

Associazione Fiamane

Andrea Rigoni

Altri 152 cittadini che hanno donato attraverso DONA ORA (clicca qui)

 

Si ringraziano anche 

Aukey

Pedrollo Spa

Eni Foundation

Nestlé

Vascon Group

Telecom

Information Consulting

Pixartprinting spa

Airone srl

Coloplast spa

Cantina Bolla

Cristian Cieno

Hyla Italia

Dab Pumbs

Paluani

Latte Verona

Cristian Cieno

Supermercati Rossetto

Hellas Verona

Furlani Maria 

B&B Agorà

Roberto Montolli

Panificio al Laghetto di Cacciatori Milena a Montorio (VR)

Altromercato Impresa sociale – Soc. Coop.

Linea Zero

Mr. Wonderful

Io creo -Sezione di Verona

I Rotary della Provincia di Verona 


Il Sacro Cuore in prima linea contro il coronavirus insieme a tanti ospedali accreditati

L’AD Mario Piccinini sul giornale “L’Arena” annuncia l’arrivo di cinque nuovi ventilatori per la Terapia Intensiva dalla Germania e difende l’impegno dei presidi ospedalieri accreditati contro il Covid-19: “Stiamo lavorando fianco a fianco con la sanità pubblica per uno stesso obiettivo, cioè dare il massimo per i pazienti”.

Riportiamo l’articolo di oggi del giornale “L’Arena” in cui l’AD del Sacro Cuore, Mario Piccinini, parla del nuovo ampliamento nella disponibilità di posti in Terapia Intensiva, sottolineando il grande impegno dell’ospedale e delle altre strutture accreditate al fianco della sanità pubblica.

  Vedi articolo in pdf


Pazienti oncologici: non annullate la radioterapia

Per il timore di venire in ospedale a causa dell’epidemia da Coronavirus, molti pazienti disdicono le visite e i trattamenti di radioterapia. Il prof. Alongi: “Non decidete da soli, consultateci. Le tempistiche in oncologia sono fondamentali”

“Capiamo il vostro timore, perché l’epidemia ci fa sentire tutti più vulnerabili, ma prima di disdire il vostro appuntamento, consultateci sempre. Ripeto sempre. Valuteremo insieme quando confermare, se indispensabile, o rimandare, se differibile, l’eventuale visita clinica e /o il possibile trattamento di radioterapia”.

I destinatari dell’appello del professor Filippo Alongi sono i pazienti del Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, che lui dirige. “E’ in atto un vero dramma etico anche da parte nostra” prosegue il professore associato alla Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia. “In questa situazione critica in cui ovviamente ‘distanziamento sociale e isolamento’ sono cruciali per ridurre la diffusione dell’infezione COVID-19 – continua – i pazienti oncologici si trovano spesso soli e confusi a casa e talora, di loro iniziativa, decidono di cancellare la visita e/o rimandare il trattamento radioterapico”.

Rispettare i tempi del trattamento è fondamentale

Il radioterapista oncologo ricorda che “la radioterapia è indicata in almeno i due terzi dei pazienti affetti da tumore e rimane indifferibile in circa il 30 per cento di questi casi. Significa cioè che un paziente su 3 non può rimandare il trattamento, perché indispensabile per curare la malattia oncologica”.

Anche per la radioterapia adiuvante e palliativa

Questo vale anche per la radioterapia adiuvante, cioè indicata dopo l’intervento chirurgico, in presenza di fattori di rischio di recidiva. “Tale trattamento per essere efficace – sottolinea Alongi – deve essere effettuato entro alcuni mesi dall’intervento, altrimenti viene vanificato il suo ruolo di minimizzazione della possibilità di ripresa locale di malattia. In altri casi – spiega ancora – la radioterapia rimane indispensabile per migliorare la qualità di vita, per ridurre il dolore non responsivo ai farmaci o per evitare che la progressione di malattia tumorale possa portare localmente a conseguenze immediatamente invalidanti nei pazienti”.

Trattamenti in totale sicurezza

Per questo è importante che i pazienti non decidano da soli come proseguire le cure. “Noi radioterapisti oncologi siamo a disposizione, anche a distanza, per consulti e per una pre-valutazione della documentazione del caso o per sentire direttamente ogni singolo paziente – rassicura Alongi -. Inoltre per tutte le persone già in corso di trattamento radiante, garantiamo la conclusione del ciclo delle sedute in massima sicurezza. Nel Dipartimento è attivo, come il resto dell’Ospedale, il triage in entrata (misurazione della rialzo della temperatura, valutazione dei sintomi da approfondire come tosse, anamnesi sui recenti contatti con pazienti COVID-19) per l’eventuale isolamento casi sospetti. Inoltre il personale è dotato di dispositivi di protezione individuale che vengono forniti ai pazienti se sprovvisti e viene chiesto di lavare le mani con la soluzione idroalcolica. Abbiamo anche promosso l’utilizzo di trattamenti più brevi, ossia ipofrazionati, per ridurre gli spostamenti del paziente, vista la richiesta di mobilità ridotta in questo periodo pandemico. Infine per evitare assembramenti nelle sale di attesa abbiamo dilatato gli orari tra un paziente e il successivo”

Non decidete da soli: i radioterapisti oncologi sono a vostra disposizione

Il messaggio quindi è uno solo: “Consultate i medici della Radioterapia Oncologica sempre: valuteranno, anche in base a linee guida nazionali e internazionali emanate in occasione di questa emergenza, ogni singolo caso”.
Per contattare il Dipartimento: 045.6014800 oppure servizio.radioterapia@sacrocuore.it; segreteria.radioterapia@sacrocuore.


Coronavirus: aumentano ancora i posti letto per pazienti CoViD

L’andamento dell’epidemia da nuovo Coronavirus costringe il “Sacro Cuore Don Calabria” ad incrementare i posti letto per i pazienti CoViD che toccano attualmente quota 83. Uno sforzo reso possibile anche grazie ai nostri donatori.

Salgono a 83 i posti letto CoViD messi a disposizione dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria. Rispetto al piano ospedaliero straordinario disposto dalla Regione Veneto il 15 marzo, il numero viene ulteriormente incrementato per rispondere al crescente afflusso di pazienti bisognosi di ricovero ospedaliero.

In accordo con la Regione Veneto e con l’UlSS 9, I posti letto di Malattie Infettive salgono quindi da 29 a 62 (nel periodo precedente alla pandemia erano 14), quelli di terapia intensiva passano da 5 a 9, mentre i sub intensivi diventano 12, con un aumento di due posti letto.

“Il nuovo piano è stato possibile con un’ulteriore riorganizzazione dei reparti, in particolare di Medicina. Geriatria e Medicina Fisica e Riabilitativa – afferma l’amministratore delegato, Mario Piccinini -. Il “Sacro Cuore Don Calabria” non è un ospedale CoViD e come tale oltre alla cura di questi pazienti continua l’attività ordinaria, che riguarda le emergenze – mediche, chirurgiche e materno-infantili – relative ad altre patologie. Questa epidemia – per la quale siamo in prima linea fin dall’inizio – comporta per l’ospedale uno sforzo umano, tecnologico e organizzativo senza precedenti. In linea con ciò che sta accadendo in tutta la sanità veneta” .

Uno sforzo reso possibile anche grazie a tutti coloro che stanno sostenendo il “Sacro Cuore Don Calabria” con le loro donazioni. La commovente gara di solidarietà ha permesso l’allargamento dei posti letto di terapia intensiva il cui costo è di circa 60mila euro ciascuno, in quanto comprendono oltre ai ventilatori meccanici anche tutta la tecnologia per il monitoraggio continuo del paziente. Non è escluso che nei prossimi giorni il numero dei posti letto possano aumentare ulteriormente, in base all’andamento dell’epidemia. Quindi grazie ancora mille volte grazie a coloro che hanno contribuito questa lotta e a tutti coloro che lo vorranno fare.

PER DONARE:
Dona Ora (clicca qui)

oppure

“Coronavirus: sosteniamo il reparto di terapia intensiva in questa lotta”, racconta fondi promossa dalla blogger e youtuber veronese Martina Rodini attraverso la piattaforma “GoFoundMe”: https://www.gofundme.com/f/ospedale-sacro-cuore-don-calabria-di-negrar-verona


Coronavirus: la Cardiologia è sempre vicina ai suoi pazienti

A causa dell’emergenza Coronavirus la Cardiologia ha ridotto l’attività concentrandosi sulle urgenze e sugli prestazioni non prorogabili. Ma i pazienti non devono temere: sono sempre aperti i canali telefonici e di telemedicina

State a casa. E’ un sacrificio che dobbiamo fare tutti per bloccare la catena dei contagi da CoViD-19, ma in particolare lo devono fare le persone con cardiopatie croniche, a rischio di complicanze molto gravi se contraggono il virus”. Lo ribadisce con forza il direttore della Cardiologia, dottor Giulio Molon.

L’Unità Operativa Complessa di Cardiologia ha disdetto tutte le attività ambulatoriali, sia divisionali che in libera professione, che verranno riprogrammate non appena sarà possibile. “Ma i pazienti cardiopatici che hanno bisogno di controlli ambulatoriali regolari non si sentano abbandonati e nemmeno non protetti. La nostra Cardiologia non ha mai smesso di funzionare, è sempre attiva per accogliere e trattare persone con sintomi cardiologici, pronta a rispondere alle esigenze dei pazienti”, rassicura Molon.

Rimane un punto fermo, e non potrebbe essere diversamente, la pronta disponibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per trattare qualsiasi tipo di urgenza (infarto, coronaropatie, aritmie minacciose o blocchi cardiaci) con possibilità di eseguire coronarografie, angioplastiche, impianti di defibrillatore o pacemaker.

“Permane intatta inoltre – precisa Molon – la possibilità di eseguire visite ambulatoriali o altre diagnostiche, non procrastinabili per sintomi o situazioni ritenute a rischio e che debbano essere risolte in tempi rapidi. Le nostre segreterie continuano ad essere attive per accogliere le richieste ed i quesiti dei pazienti e per fornire delle risposte che siano in linea con i bisogni e le aspettative di chi chiama”. Il numero di telefono da contattare è lo 045.6013244, ma è possibile scrivere anche all’indirizzo servizio.cardiologia@sacrocuore.it

Una delle raccomandazione del Ministero è quella di preferire il contatto telematico con i pazienti. “Questo avviene già da tempo per i nostri pazienti con pacemaker o defibrillatore, che sono seguiti da casa mediante telemedicina – sottolinea il cardiologo -. In pratica sappiamo come stanno e come funzionano i loro dispositivi impiantati perché ci trasmettono i loro dati dal proprio domicilio, anche mediante il loro smartphone. Non ci serve vederli in ambulatorio. Inoltre, con tutti i nostri pazienti, siamo sempre stati disponibili al contatto telefonico o tramite e-mail. Sicuramente in questo momento è ancora maggiore l’attenzione di tutti noi, dello staff medico, infermieristico e di segreteria, nel dare supporto telefonico, informazioni su farmaci, consulenze e rispondere a dubbi”.

Molte persone telefonano per chiedere informazioni sulle terapie in corso preoccupate anche per il rinnovo dei piani terapeutici che sono necessari per ottenere alcuni farmaci. “A tal proposito ricordo che AIFA, l’Agenzia nazionale del farmaco, in data 12 marzo ha comunicato la proroga di 90 giorni della durata dei piani terapeutici in scadenza (https://www.aifa.gov.it), e quindi non c’è motivo di allarmarsi se non si può accedere all’ospedale per il rinnovo”, conclude il primario.


Coronavirus: ecco come donare al "Sacro Cuore Don Calabria"

Ecco le modalità con cui si possono attuare delle donazioni in favore dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Le donazioni serviranno per l’acquisto di dispositivi sanitari e di respiratori per l’allestimento di nuove postazioni di terapia intensiva

Da giorni riceviamo da più parti domande su come poter effettuare  donazioni al nostro Ospedale per contribuire a fronteggiare l’emergenza Covid-19

PER DONARE CI SONO DUE MODALITA’

Ringraziamo fin da ora la generosità di coloro che hanno già donato e di coloro che lo vorranno fare. Le donazioni saranno impiegate per l’acquisto di dispositivi sanitari e in particolare di respiratori per l’allestimento di nuove postazioni di terapia intensiva.