Il messaggio del Casante per la Pasqua: "Prego per voi ogni giorno"
Padre Miguel Tofful, Superiore Generale dell’Opera Don Calabria, rivolge un intenso video-messaggio a tutti gli operatori e agli ammalati della Cittadella della Carità in preparazione alla Settimana Santa e alla Pasqua.
“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i suoi amici”.
E’ questa la frase del Vangelo di Giovanni dalla quale il Casante dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful, costruisce la sua riflessione pasquale rivolta a tutte le persone della Cittadella della Carità: operatori, religiosi, religiose, ammalati e familiari (vedi video qui sotto).
Non sarà una Settimana Santa normale quella che inizia domani. Non si potrà partecipare alle celebrazioni, non ci sarà nemmeno il consueto incontro di preparazione alla Pasqua che ogni anno coinvolgeva tutto il personale dell’ospedale. Ma il Casante con questo video-messaggio ha voluto essere vicino ad ognuno, portando la parola di san Giovanni Calabria al fianco dei sofferenti e di chi si sta prodigando per loro. E soprattutto portando un grande grazie a nome di tutta la Famiglia Calabriana.
L'ORL a servizio dei pazienti con un numero telefonico dedicato
Per continuare ad essere vicini ai pazienti e a tutti coloro che necessitano di informazioni o di consigli anche in questo momento di emergenza sanitaria, l’Otorinolaringoiatria ha attivato un servizio di telemedicina, con un numero telefonico dedicato
In ottemperanza alle disposizioni della Regione Veneto sull’emergenza CoViD-19, anche l’Otorinolaringoiatria ha ridotto sia l’attività medica che chirurgica, ad eccezione delle urgenze e degli interventi oncologici.
“Il distanziamento sociale, doveroso vista la situazione, può comportare nelle persone con patologie pregresse o insorgenti dei timori, accentuati dal fatto di non potersi recare in ospedale per una visita in quanto non urgente – spiega il direttore dell’ORL, il dottor Sergio Albanese -. Abbiamo così pensato di attivare un servizio di telemedicina. Crediamo che sia utile per i nostri pazienti che necessitano di consulenze riguardo, per esempio, alle terapie. Ma anche per tutti coloro che vogliono informazioni o chiedono dei consigli”.
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11, la coordinatrice del reparto Marina Venzetta risponderà al numero telefonico 045.6013765. In caso di quesiti più complessi saranno interpellati anche i medici.
Il servizio sarà attivo già da lunedì 6 aprile e sarà operativo fino alla conclusione dell’emergenza
Grazie a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questa lotta!
Commuove la gara di solidarietà, attraverso varie forme, che molti cittadini veronesi hanno dato vita a favore dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore di Negrar, in prima linea fin dall’inizio dell’epidemia CoViD-1. Ecco il nostro grazie che si rinnoverà ogni giorno.
Grazie. Mille volte grazie a tutti coloro che in questi giorni di apprensione, fatica e tanta abnegazione hanno voluto essere accanto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria nella lotta contro l’epidemia da nuovo Coronavirus. Grazie a chi lo ha fatto con le parole di conforto e incitamento scritte anche sulla nostra pagina Facebook, a coloro che ci hanno dedicato una preghiera e a chi ha voluto darci il proprio sostegno attraverso una donazione o mettendo a disposizione gratuitamente delle abitazioni per i nostri operatori.
Il nostro grazie vi giunga con questa foto: sono alcuni medici, infermieri e tecnici del Pronto Soccorso, della Terapia Intensiva e delle Malattie Infettive e Tropicali. Dietro di loro, anche se non compaiono, tutti i collaboratori del “Sacro Cuore”, nessuno escluso, impegnati oggi più che mai a realizzare, nei limiti dell’umano, l’eredità lasciata dal nostro fondatore, San Giovanni Calabria: “Il malato dopo Dio è il nostro unico padrone”.
Questo breve scritto sarà aggiornato ogni giorno con i nomi e il numero dei donatori. Un modo per rinnovarvi ogni giorno il nostro grazie. Le donazioni sono e saranno impiegate per l’acquisto di presidi sanitari e in particolare di respiratori per l’allestimento di nuove postazioni di terapia intensiva.
Rana SpA
Fondazione Comunità Veronese Onlus
Cattolica Assicurazioni SpA
Armando de Angelis Srl
Contri Spumante
Don Gianfranco Ambrosini
Raccolta fondi Martina Rodini
Nicola Bolla
Andrea Bolla
Stefano Bolla
Free Style System SrL
Cantina Valpolicella Negrar
P.P.T Srl
Fondazione Italiana per il Dono Onlus
Fiorenza Quintarelli e Giampaolo Grigoli
Enobis Srl
Rortos SpA
Linda Pagnotta
Anna Galtarossa
Winwinit Italia SrL
Aquardens spa
Dario Finardi
Dott. Zanolli Srl
Fosso Corno Società Agricola Semplice
Elena Tessari
Graphicom Srl
La Perla
Stefano Pellini
ADS Company Rally Team Lady Rally Verona
Sogefin Srl
Paolo Tosi e Beatrice Magalini
Rally Club Valpantena
Associazione Pro Loco Breonio
Kodess Srl
Marcello Consolini da Fantatorri
Riam Ascensori
Giancarlo Giani e M. Luigia Suaro
Palmino Faltracco e Maria Fattor
ADS Polisportiva Negrar
C.M. SrL
Farmacia Settimo Miglio
Comitato Magnalonga Settembrin
Solaria Srl
Myosotis Srl
Istituto Istruzione Superiore L. Calabrese P. Levi classe V AF
Baf
Immobiliare ai Gavi Sas
Associazione Fiamane
Andrea Rigoni
Altri 152 cittadini che hanno donato attraverso DONA ORA (clicca qui)
Si ringraziano anche
Aukey
Pedrollo Spa
Eni Foundation
Nestlé
Vascon Group
Telecom
Information Consulting
Pixartprinting spa
Airone srl
Coloplast spa
Cantina Bolla
Cristian Cieno
Hyla Italia
Dab Pumbs
Paluani
Latte Verona
Cristian Cieno
Supermercati Rossetto
Hellas Verona
Furlani Maria
B&B Agorà
Roberto Montolli
Panificio al Laghetto di Cacciatori Milena a Montorio (VR)
Altromercato Impresa sociale – Soc. Coop.
Linea Zero
Mr. Wonderful
Io creo -Sezione di Verona
I Rotary della Provincia di Verona
Il Sacro Cuore in prima linea contro il coronavirus insieme a tanti ospedali accreditati
L’AD Mario Piccinini sul giornale “L’Arena” annuncia l’arrivo di cinque nuovi ventilatori per la Terapia Intensiva dalla Germania e difende l’impegno dei presidi ospedalieri accreditati contro il Covid-19: “Stiamo lavorando fianco a fianco con la sanità pubblica per uno stesso obiettivo, cioè dare il massimo per i pazienti”.
Riportiamo l’articolo di oggi del giornale “L’Arena” in cui l’AD del Sacro Cuore, Mario Piccinini, parla del nuovo ampliamento nella disponibilità di posti in Terapia Intensiva, sottolineando il grande impegno dell’ospedale e delle altre strutture accreditate al fianco della sanità pubblica.
Pazienti oncologici: non annullate la radioterapia
Per il timore di venire in ospedale a causa dell’epidemia da Coronavirus, molti pazienti disdicono le visite e i trattamenti di radioterapia. Il prof. Alongi: “Non decidete da soli, consultateci. Le tempistiche in oncologia sono fondamentali”
“Capiamo il vostro timore, perché l’epidemia ci fa sentire tutti più vulnerabili, ma prima di disdire il vostro appuntamento, consultateci sempre. Ripeto sempre. Valuteremo insieme quando confermare, se indispensabile, o rimandare, se differibile, l’eventuale visita clinica e /o il possibile trattamento di radioterapia”.
I destinatari dell’appello del professor Filippo Alongi sono i pazienti del Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, che lui dirige. “E’ in atto un vero dramma etico anche da parte nostra” prosegue il professore associato alla Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia. “In questa situazione critica in cui ovviamente ‘distanziamento sociale e isolamento’ sono cruciali per ridurre la diffusione dell’infezione COVID-19 – continua – i pazienti oncologici si trovano spesso soli e confusi a casa e talora, di loro iniziativa, decidono di cancellare la visita e/o rimandare il trattamento radioterapico”.
Rispettare i tempi del trattamento è fondamentale
Il radioterapista oncologo ricorda che “la radioterapia è indicata in almeno i due terzi dei pazienti affetti da tumore e rimane indifferibile in circa il 30 per cento di questi casi. Significa cioè che un paziente su 3 non può rimandare il trattamento, perché indispensabile per curare la malattia oncologica”.
Anche per la radioterapia adiuvante e palliativa
Questo vale anche per la radioterapia adiuvante, cioè indicata dopo l’intervento chirurgico, in presenza di fattori di rischio di recidiva. “Tale trattamento per essere efficace – sottolinea Alongi – deve essere effettuato entro alcuni mesi dall’intervento, altrimenti viene vanificato il suo ruolo di minimizzazione della possibilità di ripresa locale di malattia. In altri casi – spiega ancora – la radioterapia rimane indispensabile per migliorare la qualità di vita, per ridurre il dolore non responsivo ai farmaci o per evitare che la progressione di malattia tumorale possa portare localmente a conseguenze immediatamente invalidanti nei pazienti”.
Trattamenti in totale sicurezza
Per questo è importante che i pazienti non decidano da soli come proseguire le cure. “Noi radioterapisti oncologi siamo a disposizione, anche a distanza, per consulti e per una pre-valutazione della documentazione del caso o per sentire direttamente ogni singolo paziente – rassicura Alongi -. Inoltre per tutte le persone già in corso di trattamento radiante, garantiamo la conclusione del ciclo delle sedute in massima sicurezza. Nel Dipartimento è attivo, come il resto dell’Ospedale, il triage in entrata (misurazione della rialzo della temperatura, valutazione dei sintomi da approfondire come tosse, anamnesi sui recenti contatti con pazienti COVID-19) per l’eventuale isolamento casi sospetti. Inoltre il personale è dotato di dispositivi di protezione individuale che vengono forniti ai pazienti se sprovvisti e viene chiesto di lavare le mani con la soluzione idroalcolica. Abbiamo anche promosso l’utilizzo di trattamenti più brevi, ossia ipofrazionati, per ridurre gli spostamenti del paziente, vista la richiesta di mobilità ridotta in questo periodo pandemico. Infine per evitare assembramenti nelle sale di attesa abbiamo dilatato gli orari tra un paziente e il successivo”
Non decidete da soli: i radioterapisti oncologi sono a vostra disposizione
Il messaggio quindi è uno solo: “Consultate i medici della Radioterapia Oncologica sempre: valuteranno, anche in base a linee guida nazionali e internazionali emanate in occasione di questa emergenza, ogni singolo caso”.
Per contattare il Dipartimento: 045.6014800 oppure servizio.radioterapia@sacrocuore.it; segreteria.radioterapia@sacrocuore.
Coronavirus: aumentano ancora i posti letto per pazienti CoViD
L’andamento dell’epidemia da nuovo Coronavirus costringe il “Sacro Cuore Don Calabria” ad incrementare i posti letto per i pazienti CoViD che toccano attualmente quota 83. Uno sforzo reso possibile anche grazie ai nostri donatori.
Salgono a 83 i posti letto CoViD messi a disposizione dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria. Rispetto al piano ospedaliero straordinario disposto dalla Regione Veneto il 15 marzo, il numero viene ulteriormente incrementato per rispondere al crescente afflusso di pazienti bisognosi di ricovero ospedaliero.
In accordo con la Regione Veneto e con l’UlSS 9, I posti letto di Malattie Infettive salgono quindi da 29 a 62 (nel periodo precedente alla pandemia erano 14), quelli di terapia intensiva passano da 5 a 9, mentre i sub intensivi diventano 12, con un aumento di due posti letto.
“Il nuovo piano è stato possibile con un’ulteriore riorganizzazione dei reparti, in particolare di Medicina. Geriatria e Medicina Fisica e Riabilitativa – afferma l’amministratore delegato, Mario Piccinini -. Il “Sacro Cuore Don Calabria” non è un ospedale CoViD e come tale oltre alla cura di questi pazienti continua l’attività ordinaria, che riguarda le emergenze – mediche, chirurgiche e materno-infantili – relative ad altre patologie. Questa epidemia – per la quale siamo in prima linea fin dall’inizio – comporta per l’ospedale uno sforzo umano, tecnologico e organizzativo senza precedenti. In linea con ciò che sta accadendo in tutta la sanità veneta” .
Uno sforzo reso possibile anche grazie a tutti coloro che stanno sostenendo il “Sacro Cuore Don Calabria” con le loro donazioni. La commovente gara di solidarietà ha permesso l’allargamento dei posti letto di terapia intensiva il cui costo è di circa 60mila euro ciascuno, in quanto comprendono oltre ai ventilatori meccanici anche tutta la tecnologia per il monitoraggio continuo del paziente. Non è escluso che nei prossimi giorni il numero dei posti letto possano aumentare ulteriormente, in base all’andamento dell’epidemia. Quindi grazie ancora mille volte grazie a coloro che hanno contribuito questa lotta e a tutti coloro che lo vorranno fare.
PER DONARE:
Dona Ora (clicca qui)
oppure
“Coronavirus: sosteniamo il reparto di terapia intensiva in questa lotta”, racconta fondi promossa dalla blogger e youtuber veronese Martina Rodini attraverso la piattaforma “GoFoundMe”: https://www.gofundme.com/f/ospedale-sacro-cuore-don-calabria-di-negrar-verona
Coronavirus: la Cardiologia è sempre vicina ai suoi pazienti
A causa dell’emergenza Coronavirus la Cardiologia ha ridotto l’attività concentrandosi sulle urgenze e sugli prestazioni non prorogabili. Ma i pazienti non devono temere: sono sempre aperti i canali telefonici e di telemedicina
“State a casa. E’ un sacrificio che dobbiamo fare tutti per bloccare la catena dei contagi da CoViD-19, ma in particolare lo devono fare le persone con cardiopatie croniche, a rischio di complicanze molto gravi se contraggono il virus”. Lo ribadisce con forza il direttore della Cardiologia, dottor Giulio Molon.
L’Unità Operativa Complessa di Cardiologia ha disdetto tutte le attività ambulatoriali, sia divisionali che in libera professione, che verranno riprogrammate non appena sarà possibile. “Ma i pazienti cardiopatici che hanno bisogno di controlli ambulatoriali regolari non si sentano abbandonati e nemmeno non protetti. La nostra Cardiologia non ha mai smesso di funzionare, è sempre attiva per accogliere e trattare persone con sintomi cardiologici, pronta a rispondere alle esigenze dei pazienti”, rassicura Molon.
Rimane un punto fermo, e non potrebbe essere diversamente, la pronta disponibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per trattare qualsiasi tipo di urgenza (infarto, coronaropatie, aritmie minacciose o blocchi cardiaci) con possibilità di eseguire coronarografie, angioplastiche, impianti di defibrillatore o pacemaker.
“Permane intatta inoltre – precisa Molon – la possibilità di eseguire visite ambulatoriali o altre diagnostiche, non procrastinabili per sintomi o situazioni ritenute a rischio e che debbano essere risolte in tempi rapidi. Le nostre segreterie continuano ad essere attive per accogliere le richieste ed i quesiti dei pazienti e per fornire delle risposte che siano in linea con i bisogni e le aspettative di chi chiama”. Il numero di telefono da contattare è lo 045.6013244, ma è possibile scrivere anche all’indirizzo servizio.cardiologia@sacrocuore.it
Una delle raccomandazione del Ministero è quella di preferire il contatto telematico con i pazienti. “Questo avviene già da tempo per i nostri pazienti con pacemaker o defibrillatore, che sono seguiti da casa mediante telemedicina – sottolinea il cardiologo -. In pratica sappiamo come stanno e come funzionano i loro dispositivi impiantati perché ci trasmettono i loro dati dal proprio domicilio, anche mediante il loro smartphone. Non ci serve vederli in ambulatorio. Inoltre, con tutti i nostri pazienti, siamo sempre stati disponibili al contatto telefonico o tramite e-mail. Sicuramente in questo momento è ancora maggiore l’attenzione di tutti noi, dello staff medico, infermieristico e di segreteria, nel dare supporto telefonico, informazioni su farmaci, consulenze e rispondere a dubbi”.
Molte persone telefonano per chiedere informazioni sulle terapie in corso preoccupate anche per il rinnovo dei piani terapeutici che sono necessari per ottenere alcuni farmaci. “A tal proposito ricordo che AIFA, l’Agenzia nazionale del farmaco, in data 12 marzo ha comunicato la proroga di 90 giorni della durata dei piani terapeutici in scadenza (https://www.aifa.gov.it), e quindi non c’è motivo di allarmarsi se non si può accedere all’ospedale per il rinnovo”, conclude il primario.
Coronavirus: ecco come donare al "Sacro Cuore Don Calabria"
Ecco le modalità con cui si possono attuare delle donazioni in favore dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Le donazioni serviranno per l’acquisto di dispositivi sanitari e di respiratori per l’allestimento di nuove postazioni di terapia intensiva
Da giorni riceviamo da più parti domande su come poter effettuare donazioni al nostro Ospedale per contribuire a fronteggiare l’emergenza Covid-19
PER DONARE CI SONO DUE MODALITA’
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“DONA ORA” (clicca qui)
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ADERENDO ALLA RACCOLTA FONDI PROMOSSA DA MARTINA RODINI TRAMITE IL LINK:
https://www.gofundme.com/f/ospedale-sacro-cuore-don-calabria-di-negrar-verona
raccolta approvata dalla Direzione dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Ringraziamo fin da ora la generosità di coloro che hanno già donato e di coloro che lo vorranno fare. Le donazioni saranno impiegate per l’acquisto di dispositivi sanitari e in particolare di respiratori per l’allestimento di nuove postazioni di terapia intensiva.
Coronavirus: un video spiega come si esegue il tampone per la diagnosi del Covid-19
Illustriamo in un video la tecnica con cui viene eseguito il tampone per la diagnosi di nuovo coronavirus. Inoltre l’infettivologo Andrea Angheben spiega nel testo come viene condotta l’analisi dei campioni nel laboratorio di biologia molecolare del Sacro Cuore che è riferimento provinciale per questo tipo di test
L’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria è uno degli ospedali indicati dalla Regione Veneto per l’esecuzione dei test di biologia molecolare dei tamponi per la diagnosi del nuovo coronavirus. I campioni sono analizzati dal Laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali, diretto da Zeno Bisoffi, professore associato all’Università di Verona.
Nel video qui sotto viene illustrata la tecnica con cui va eseguito il tampone per la diagnosi del Covid-19.
Ma in cosa consiste il test di biologia molecolare eseguito dopo aver effettuato il tampone? Ce lo spiega il dottor Andrea Angheben, responsabile del reparto di Malattie Infettive e Tropicali.
“Il test viene effettuato su due tipi di materiale biologico: l’escreato (il muco/catarro espulso dalle vie aeree inferiori ndr) oppure le secrezioni prelevate con il tampone naso-faringeo, cioè andando a toccare in profondità la gola e le cavità nasali con una sorta di cotton fioc. La stragrande maggioranza dei test viene effettuato sui tamponi, in quanto è molto difficile disporre dell’escreato del paziente, perché, come è noto, uno dei sintomi della COVID-19 è la tosse secca.
La prima fase dell’analisi consiste nell’estrazione degli acidi nucleici per individuare la presenza dell’RNA (l’acido ribonucleico) virale. Una volta ottenuto l’RNA dal campione biologico, si procede con la fase definita di screening cioè l’individuazione delle presenza di un virus della famiglia dei Coronavirus, di cui il SARS-CoV-2, responsabile dell’infezione COVID-19, fa parte. Se questa fase è positiva, si procede alla ricerca dei marcatori genetici specifici del SARS-CoV-2, cioè di quella parte dell’RNA virale stabile, non sottoposta a mutazioni che caratterizza la specie.
La benedizione del vescovo di Verona per tutti gli operatori sanitari
Il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, ha inviato un video con una speciale benedizione per tutti i medici, gli infermieri e gli operatori che in questi giorni si stanno prodigando per compiere il loro lavoro al servizio degli ammalati
Nella mattinata di domenica, dopo aver celebrato la S. Messa nella cattedrale vuota, il vescovo monsignor Giuseppe Zenti ha voluto esprimere la sua vicinanza a tutti gli operatori sanitari chiedendo l’intercessione della Madonna che dia loro la forza di continuare nel loro impegno così importante e gravoso in questo momento. Ecco il video…