Dalla Cina a Negrar di Valpolicella: l’azienda cinese Aukey regala all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria 50mila mascherine FFP2. Un dono inaspettato che ha contribuito già dalla fine di marzo a  proteggere nel modo migliore gli operatori

Un dono prezioso proveniente dalla Cina che ha contribuito a far sì che gli operatori dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria potessero operare con maggiore sicurezza in questa emergenza Covid-19.

Si tratta di uno stock di 50mila mascherine FFP2 donate dall’azienda cinese Aukey, produttrice di accessori per cellulari, che ha sede nella città si Shenzhen, moderna metropoli, situata nella parte sud orientale dell’immenso Paese asiatico, anch’essa colpita dall’epidemia di nuovo Coronavirus.

Una prima tranche di 10mila era già arrivata nella seconda metà di marzo, ora tutte le 50mila mascherine sono arrivate a destinazione.

Le mascherine sono confezionate singolarmente, e il solo involucro è già un regalo. Ciascuno infatti riporta un messaggio di solidarietà e speranza: “Siamo petali dello stesso fiore poiché solo se ci stringiamo nello stesso punto dell’infinito riusciamo ad essere qualcosa di meraviglioso”.

“L’iniziativa di Aukey è stata dettata innanzitutto dal forte legame che la Cina ha con l’Italia – spiega il creative leader del Dipartimento product marketing management, Alessandro Cormio –. In passato l’Italia ha offerto più volte aiuto e collaborazione alla Cina, soprattutto nei momenti di grave difficoltà, come accadde nel 2002, quando scoppiò l’epidemia da Sars. L’Italia ha pagato un pesante tributo a causa della pandemia. E questa è l’altra ragione per cui l’Azienda ha deciso di donare le mascherine proprio al nostro Paese. La distribuzione di poche migliaia di dispositivi a diversi Centri ospedalieri non sarebbe stata incisiva ai fini dell’emergenza. Quindi Aukey ha deciso di donare grandi quantitativi, in questo caso all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria”.

Ma oggi se le mascherine proteggono gli operatori della struttura di Negrar è anche grazie al decisivo apporto della giornalista veronese Carolina Zanoni. “Lo scorso gennaio ho intervistato sull’epidemia cinese Cormio, che in seguito mi ha contatto per comunicarmi l’intenzione dell’azienda di donare una grande quantità di mascherine, ma non sapevano quale ospedale italiano potesse averne bisogno – racconta -. Per vicinanza geografica (sono cresciuta ad Arbizzano) e per una questione di cuore (mio padre Roberto è medico di medicina generale a Negrar) ho indicato il “Sacro Cuore Don Calabria”. Sono molto felice che tutto sia andato a buon fine”.

“Ringrazio a nome di tutti i collaboratori del “Sacro Cuore Don Calabria” l’Azienda Aukey nella persona di Alessandro Cormio per questo impagabile dono e Carolina Zanoni per il suo generoso interessamento – afferma l’amministratore delegato, Mario Piccinini -. In questa emergenza ogni ospedale ha avuto una doppia grave preoccupazione: offrire le migliori cure possibili ai pazienti affetti da Covid-19 e proteggere dall’infezione i propri operatori. Un’impresa quest’ultima non semplice, proprio per la difficoltà di reperire sul mercato i dispositivi di protezione individuale, le mascherine FFP2 e FFP3 in primis. Questo regalo inaspettato ci ha permesso di essere più tranquilli. La donazione di Aukey è la dimostrazione che da questa tragedia mondiale possiamo uscirne solo se combattiamo tutti uniti verso un’unica direzione, supportandoci a vicenda senza limiti di confini – conclude Piccinini – E’ uno dei grandi insegnamenti che ha portato con sé la pandemia. Non lo dobbiamo scordare quando tutto questo finirà”.