Mercoledì 9 e giovedì 10 ottobre al Centro Diagnostico Terapeutico di Verona, il team dei nostri specialisti che si occupano di obesità e sovrappeso sono a disposizione dei cittadini interessati al problema. E’ necessario registrarsi telefonicamente
In occasione dell’Obesity Day, la Giornata di prevenzione dell’obesità che si tiene in tutto il mondo il 10 ottobre, l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria promuove due giorni di colloqui informativi rivolti alle persone con problemi di sovrappeso e a tutti coloro che sono interessati ad avere maggiori informazioni sulla malattia e sugli interventi per affrontarla. Fra questi il supporto psicologico e la chirurgia bariatrica.
L’appuntamento è per mercoledì 9 e giovedì 11 ottobre dalle 9 alle 17 al Centro Diagnostico Terapeutico di via San Marco 121 (Verona) dove a ricevere i cittadini sarà un team formato da medici gastroenterologi, psicologi, dietisti e chirurghi bariatrici. E’ necessario registrarsi ai numeri 045.6013493/3024 (dalle 8.30 alle 15 dal lunedì al venerdì).
L’obesità – che in Italia coinvolge 6 milioni di persone, il 10% della popolazione – non è un problema estetico, ma rientra a pieno titolo nell’elenco delle patologie. Infatti un obeso ha un’aspettativa di vita inferiore di 10 anni rispetto a quella di un coetaneo normopeso, in quanto l’obesità è quasi sempre accompagnata da diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari e respiratorie.
Dieta ipocalorica e costante attività fisica sono le vie maestre per ottenere un calo ponderale. Ma quando i chili in eccesso sono davvero troppi e i vari tentativi per eliminarli sono falliti più volte, può intervenire la chirurgia bariatrica.
Dal 2015 presso l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria è stata avviata un’attività per la soluzione chirurgica dell’obesità. Si rivolgono al Centro soprattutto donne (l’età media è di 30 anni) che nonostante molteplici tentativi non sono riuscite a perdere peso o lo hanno riacquistato, spesso con gli interessi, dopo un momentaneo dimagrimento.
Ma l’intervento fine a se stesso non è risolutivo se non accompagnato da un radicale cambiamento di stile di vita, dove il cibo non può più rappresentare una compensazione emotiva. L’atto chirurgico è infatti preceduto da uno scrupoloso studio psicologico e delle abitudini alimentari per verificare l’idoneità del paziente prima e successivamente all’intervento. A questo proposito l’ospedale di Negrar collabora con l’Unità funzionale di Riabilitazione Nutrizionale della Casa di Cura Villa Garda dove il paziente può svolgere un percorso psicologico e di educazione alimentare di tre settimane.