Natale 2020: alziamo lo sguardo e cerchiamo la Sua stella...

Natale 2020. Pubblichiamo l’augurio per il Santo Natale del superiore generale dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful. “Vedere sorgere la sua stella non era scontato allora e non è scontato adesso, in particolare in questo periodo in cui cerchiamo punti di riferimento, per non viaggiare nel vuoto, nel buio e senza direzione…”

Pubblichiamo l’augurio per il Santo Natale del superiore generale dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful. Al Casante si unisce la Direzione dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria rivolgendo un augurio di serenità, per le imminenti feste di fine anno, e di speranza, per un 2021 di ritorno alla normalità, ai collaboratori dell’ospedale, ai pazienti e a tutti coloro che manifestano la loro vicinanza tramite web e social.

Pensando al Natale di quest’anno particolare e ad un messaggio di speranza in mezzo alla situazione che viviamo, mi colpiscono particolarmente le parole che troviamo nel vangelo di Matteo, subito dopo la nascita di Gesù, prima dell’arrivo dei Magi: “Abbiamo visto sorgere la sua stella…” (Mt 2,2). Vedere sorgere la sua stella non era scontato allora e non è scontato adesso, in particolare in questo periodo in cui cerchiamo punti di riferimento, per non viaggiare nel vuoto, nel buio e senza direzione. Vedere la stella è il punto di partenza di tutto. Ma per vederla bisogna alzare lo sguardo al cielo e cercarla.

Spesso nella vita ci si accontenta di guardare per terra, le cose contingenti e superficiali. Invece per vivere davvero serve una meta alta, che ci spinge a mantenere alto lo sguardo e a decidere di mettersi in cammino, cogliendo l’invito a muoversi, a uscire, a rischiare, affrontando la fatica quotidiana della marcia e accettando gli imprevisti. Questa fatica la sperimentiamo tutti, in modo particolare in questo momento difficile che viviamo.

Siamo in una epoca nuova, in un mondo nuovo, cambiato, con nuovi paradigmi. La pandemia sta continuando a causare ferite profonde, smascherando le nostre vulnerabilità. Molti sono i morti, moltissimi i malati, in tutti i continenti. Tante persone e tante famiglie vivono un tempo di grosso disagio, a causa dei problemi socio-economici, che colpiscono i più poveri e non solo.

Il tema sanitario è diventato una priorità, un problema a prendere sul serio con tutte le misure che sono a nostra disposizione cercando sempre i nuovi adattamenti per i tempi nuovi che nonostante tutta la situazione difficile sono tempi di Dio e di nuove opportunità per le nostre vite e per la vita del mondo. Bisogna sempre avere questo sguardo che va oltre sapendo che i tempi nuovi richiedono sempre nuovi adattamenti e libertà di slancio come direbbe don Calabria.

La stella del Natale rimane oggi accesa più che mai. La luce di Cristo nato a Betlemme rimane come punto di riferimento per ogni situazione che vive l’uomo e la donna e l’intera umanità. Non c’è pandemia, non c’è crisi che possa spegnere questa luce. Accogliamola, lasciamola entrare nei nostri cuori, apriamoci a ricevere la luce che dissipa le ombre di un mondo chiuso. Tendiamo la mano a chi ha più bisogno, così Dio nascerà nuovamente in noi e in mezzo a noi.

Questo sarà possibile nella misura che rispondiamo alla chiamata del nostro carisma e del nostro Fondatore, prendendoci cura dei più deboli, dei malati e degli anziani. A queste esigenze dobbiamo rispondere non solo come persone singole, ma anche a partire del gruppo di appartenenza, dal ruolo che abbiamo, dai nostri principi carismatici. Metterci sempre in cammino per offrire una guarigione al mondo d’oggi che ne ha tanto bisogno. Direi partire insieme, come i Magi, non ciascuno per conto proprio seguendo le proprie strade.

 “Abbiamo visto sorgere la sua stella…”. Fratelli e sorelle, oggi siamo invitati a vedere sorgere questa stella incoraggiandoci uno all’altro, condividendo fatiche e sogni insieme, con la speranza di una nuova umanità, sapendo che siamo noi oggi i portatori di speranza che tanto hanno bisogno le persone. Guardando la Sua stella che spunta all’orizzonte siamo avvolti della sua luce e trasformati dal di dentro per continuare il nostro cammino senza mai stancarci e scoraggiarci

Coraggio! Camminiamo incontro a questa luce, mantenendo alto lo sguardo! La nostra missione sia quella di riconoscere ed accogliere la luce di Cristo, stella del Natale, per continuare ad irradiare la luce, la speranza e la vicinanza dell’amore di Dio tra di noi, come lo contempliamo e celebriamo in questi giorni santi.

Buon e Santo Natale a tutti voi e alle vostre famiglie. Che la luce del Bambino Gesù riempia i nostri cuori. Dio vi benedica e accompagni sempre con doni e grazie particolari in questo Natale e nel prossimo Anno Nuovo!

Miguel Tofful
Superiore Generale dell’Opera Don Calabria

Nella foto: una Natività realizzata nell’Atelier di Arteterapia del Dipartimento di Riabilitazione dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria da Andrea, ricoverato a causa di un incidente e accanto una riflessione di don Primo Mazzolari che riportiamo qui sotto. La Natività e la riflessione sono state tratte dal biglietto natalizio dell’Irccs di Negrar.

Egli viene…
Egli viene.
E con Lui viene la gioia.
Se lo vuoi, ti è vicino.
Anche se non lo vuoi, ti è vicino.
Ti parla anche se non parli.
Se non l’ami, egli ti ama ancor di più.
Se ti perdi, viene a cercarti.
Se non sai camminare, ti porta.
Se tu piangi, sei beato perché lui ti consola.
Se sei povero, hai assicurato il regno dei cieli.
Se hai fame e sete di giustizia, sei saziato.
Se perseguitato per causa di giustizia,
puoi rallegrarti ed esultare.
Così entra nel mondo la gioia,
attraverso un bambino che non ha niente.
La gioia è fatta di niente,
perché ogni uomo che viene al mondo
viene a mani vuote.
Cammina, lavora e soffre a mani vuote,
muore e va di là a mani vuote.
don Primo Mazzolari


I vaccini contro il Covid-19: quali sono e come funzionano

Il 27 dicembre è stato scelto come l’inizio simbolico in Europa della più grande campagna di vaccinazione mai realizzata nella storia. SI tratta di una vera e propria svolta nella lotta contro il Covid-19. Nel video il dottor Andrea Rossanese risponde a tutte le domande sui tre vaccini principali, fugando molti dubbi

Quali sono i principali vaccini contro il virus SARS-CoV-2 responsabile del Covid-19? Come funzionano e come vengono somministrati? Sono vaccini sicuri nonostante la velocità con cui sono stati creati? E ancora, quanto durerà l’immunizzazione? Mentre la campagna vaccinale è ormai ai nastri di partenza, il dottor Andrea Rossanese, esperto del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali del Sacro Cuore, risponde in questo video ai dubbi e alle domande più frequenti sui vaccini di Pfizer, Moderna e AstraZeneca.


MICI: quando a soffrire è anche la pelle e le articolazioni

Il morbo di Crohn e la colite ulcerosa hanno spesso un esordio intestinale, ma non è raro che tali sintomi siano accompagnati da manifestazioni reumatologiche e dermatologiche. Un tema a cui è dedicato il quarto Focus annuale IBD in programma giovedì 17 e venerdì 18 nella formula webinar

Le manifestazioni extraintestinali nelle Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino e il ruolo del team multidisciplinare sono al centro del quarto Focus annuale IBD, promosso dal Centro per le Malattie retto-intestinali dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, di cui è responsabile il dottor Andrea Geccherle.

A causa delle restrizioni dovute alla pandemia, il convegno si terrà nella formula del webinar su piattaforma dedicata giovedì 17 e venerdì 18 dicembre a partire dalle 15 (è necessario iscriversi su hmgacademy. healthmeetingsgroup.it cliccando su “ac­cedi”). Vedi programma allegato

Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali quali il morbo di Crohn e colite ulcerosa hanno un decorso spesso complesso, e a volte iperacuto, e possono evolvere anche in patologie reumatologiche o dermatologiche.

A tutt’oggi queste malattie hanno una causa sconosciuta, anche se talora si nota una frequenza familiare e genetica o risultano correlate a disordini immunitari.

Spesso il morbo di Crohn e la colite ulcerosa hanno un esordio intestinale, ma non di rado subentrano manifestazioni collaterali che rendono le MICI delle vere e proprie sindromi, la cui diagnosi differenziale può risultare difficile.

La coesistenza in questi pazienti di manifestazioni che possono interessare contemporaneamente la reumatologia e la dermatologia rende più complessa la gestione clinica delle MICI, imponendo un approccio multidisciplinare sia alla scelta terapeutica che al follow-up.

La presa in carico del paziente da parte di un’équipe di specialisti risponde meglio alle esigenze di chi manifesta tali sindromi, senza dispersione di risorse, in quanto si riducono il numero di esami diagnostici e i lunghi tempi di attesa che richiederebbero consulenze separate e non integrate tra loro.

La gestione multipliscinare del paziente con IBD è da anni realtà presso l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, anche grazie all’apporto dell’équipe del dottor Antonio Marchetta, responsabile del Servizio di Reumatologia, e della dottoressa Federica Tomelleri, responsabile del Servizio di Dermatologia, coorganizzatori del convegno.

All’incontro saranno presenti anche specialisti dell’Università di Padova e di Verona e il massimo esperto internazionale nell’ambito dell’ambito dell’imaging reumatologico, il professor Dennis McGonagle dell’ospedale universitario di Dublino

Programma

Covid 19 e infiammazioni croniche delle alte vie respiratorie

Il nostro naso è una delle porte d’ingresso del virus SARS COV2, causa del Covid 19. Pertanto la cura del nostro naso è fondamentale per proteggersi dal virus, soprattutto quando è presente uno stato infiammatorio come le sinusiti croniche. Intervista-video al dottor Sergio Albanese, direttore dell’ORL

Il Covid 19 è un’infezione provocata dal virus SARS COV 2, della stessa famiglia dei Coronavirus, agente patogeno all’origine anche dei banali raffreddori. Pertanto anche il Covd 19 è un’infezione delle alte vie respiratorie, la cui causa, il virus, ha tra le porte d’ingresso il naso.

Naso che fisiologicamente ha una doppia funzione: da una parte è una sorta di ‘climatizzatore’ che riscalda l’aria inspirata; dall’altra svolge il ruolo di barriera protettiva, bloccando una buona parte degli aggressori virali e batterici diretti ai bronchi e ai polmoni.

Un meccanismo complesso spiegato nel video allegato dal dottor Sergio Albanese, direttore dell’Otorinolaringoiatria dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria nel corso del programma di salute “Dica33” (Telearena e Telemantova)

“Va da sé – sottolinea il medico-chirurgo – che una naso sano è più in grado di svolgere queste preziose funzioni. Diversamente quando sono presenti quadri infiammatori cronici (i più comuni sono le sinusiti croniche), il nostro organismo è maggiormente esposto al contagio”. Ma come si cura un naso ‘malato’? “E’ buona norma rivolgersi sempre ad uno specialista perché ogni caso è a sé – risponde il dottor Albanese – Sul mercato esistono molti prodotti anche da banco. Ma attenzione agli spray respiratori decongestionanti: vanno usati con parsimonia”.


Un dispositivo più affidabile per registrare il ritmo del cuore

E’ l’ultimo modello sul mercato di loop recorder, il dispositivo per la registrazione del ritmo cardiaco prolungata nel tempo al fine di “scovare” le anomalie. Presso la Cardiologia di Negrar ne sono già stati impiantati due esemplari. Vediamo le novità. 

In tutto misura poco più di quattro centimetri, ma grazie al potenziamento della batteria riesce a registrare ben 4 anni e mezzo della vita di un cuore. La durata dell’accumulatore non è però la sola novità della nuova versione dell’IRL (Implantable Loop Recorder), il piccolo “registratore” impiantabile sotto cute, utilizzato dai cardiologici per ‘scovare’ le aritmie, soprattutto quelle asintomatiche, come la fibrillazione atriale.

Il giorno in cui Medtronic ha messo sul mercato il nuovo dispositivo, lo scorso 9 novembre, la Cardiologia dell’IRCCS “Sacro Cuore Don Calabria”, diretta dal dottor Giulio Molon, ha effettuato due impianti, confermandosi sempre attenta all’evolversi della tecnologia applicata alla diagnosi e alla cura delle patologie cardiache.

L’utilizzo del loop recorder rimane sempre lo stesso: fissato sotto cute in prossimità del muscolo cardiaco tramite un iniettore, registra per un lungo periodo il ritmo del cuore ed eventuali anomalie, che non emergono durante una visita o anche durante altri esami diagnostici, come l’elettrocardiogramma. “E’ indicato quando c’è un sospetto di aritmia – spiega il dottor Molon -. Per esempio lo impiantiamo spesso nei pazienti neurologici che hanno subito un ictus criptogenetico, cioè senza una causa definita. Secondo studi scientifici nel 30-40% di questi pazienti è presente una fibrillazione atriale mai diagnosticata o asintomatica, per la quale serve un monitoraggio molto prolungato nel tempo”.

La nuova versione oltre a garantire 12 mesi in più di durata della batteria (fino a 4 anni e mezzo), si differenza dalle precedenti per l’algoritmo “cioè per il sistema automatico presente nel dispositivo, in grado ora di effettuare un’analisi più accurata delle aritmie. Grazie a questo aggiornamento, il loop recorder registra meno falsi positivi. Pertanto dal punto di vista clinico è più affidabile”. Inoltre, prosegue il dottor Molon, “per la prima volta un dispositivo di questo genere è programmabile a distanza, senza la presenza fisica del paziente in ospedale. Cosa che non potrebbe essere possibile, per esempio, per i pacemaker in quanto comporta rischi di sicurezza. Infine – conclude il primario – questo nuovo ‘registratore cardiaco’ può essere controllato tramite un’APP per smartphone, tablet o computer. Il paziente, sempre a domicilio, scarica i dati inviandoli, tramite l’applicazione, al server dal quale il medico cardiologo controlla giornalmente l’andamento della registrazione, contattando il paziente in caso di anomalie del ritmo


Servizio drive in di tamponi molecolari e antigenici

Dal 10 dicembre al piano terra del parcheggio di via Salgari a Negrar, sarà possibile effettuare in modalità drive in non solo i tamponi molecolari multiplex ma anche gli antigenici (‘rapidi’). E’ necessario la prenotazione che può essere effettuata on line sul sito www.sacrocuore.it

A partire da giovedì 10 dicembre, l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar eseguirà tutti i tamponi, molecolari e antigenici (‘rapidi’), solo con modalità drive in.

L’area dedicata – con l’accettazione e il prelievo – è già in funzione da alcuni giorni esclusivamente per i tamponi molecolari. Il drive-in è stato allestito al piano terra del parcheggio “Sacro Cuore” in via Salgari, raggiungibile in auto, da Verona, dalla terza uscita della grande rotonda di Negrar (quella con la Meridiana) e percorrendo tutto il viale alberato Rizzardi. All’altezza del Pronto Soccorso, svoltando a sinistra, si trova a destra il parcheggio multipiano.

“La nostra è stata una decisione dettata principalmente dall’aumento esponenziale delle richieste di tamponi e dalla necessità, di conseguenza, di offrire al cittadino un servizio agevole, veloce e sicuro – spiega l’Amministratore Delegato, Mario Piccinini -. Attualmente i posti prenotabili per i tamponi, molecolari e antigenici, sono in media 150 al giorno. Il 10 dicembre con la modalità drive-in amplieremo anche il numero delle prenotazioni giornaliere in base alle richieste”.

All’area drive in si accede solo con auto o motociclo e su appuntamento. E’ attivo un sistema di prenotazione on line tramite il sito www.sacrocuore.it bottone “Prenota senza coda”. Oppure i cittadini privati possono  telefonare al numero 045.6013081 (cittadini privati), mentre le aziende possono scrivere a liberaprofessione@sacrocuore.it. Il test viene effettuato con impegnativa del medico di medicina generale oppure privatamente.

I tamponi prenotati dai cittadini sono solo una parte di quelli effettuati al “Sacro Cuore” e processati dal Laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali, che in media al giorno referta 500 tamponi con punte di 700. In questi numeri sono compresi anche i tamponi dei pazienti candidati al ricovero e quelli provenienti dal Pronto Soccorso. Inoltre fin dall’inizio della pandemia l’Ospedale fornisce supporto al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 9 ed è punto di riferimento per molte aziende del territorio.

La richiesta di tampone molecolare per Covid prevede la ricerca non solo del SARS COV2, responsabile della malattia da nuovo Coronavirus, ma anche del virus dell’influenza A e B e del virus respiratorio sinciziale (RSV-A e B), causa di bronchiolite e polmonite nei bambini. Il test multiplex, il cui triplice referto viene dato in 24 ore, non comporta costo aggiuntivo sia per il Servizio Sanitario Nazionale sia per il cittadino rispetto a un tampone solo Covid.

I tamponi antigenici, a differenza di quelli molecolari, non ricercano l’RNA del virus, ma le proteine (antigeni) del SARS-COV2. Il referto viene emesso in 15 minuti.


L'igiene dentale della mamma in gravidanza e del neonato dopo il parto

L’attenzione per l’igiene orale è molto importante sia per le future mamme durante la gravidanza sia per i bambini fin dalla loro tenerissima età. In due video gli esperti del Centro Odontostomatologico Ospedale Sacro Cuore Don Calabria offrono alcuni consigli sui comportamenti da seguire e sui controlli da effettuare

Cosa fare se durante la gravidanza succede che le gengive della futura mamma sanguinano più del solito? E quali controlli fare durante la dolce attesa per evitare fastidiosi contrattempi come infezioni al cavo orale che possono avere conseguenze anche sul parto? E ancora, dopo il lieto evento, come avere cura dell’igiene orale del proprio pargoletto? Quale dentifricio usare per il piccolo e quanto portarlo dal dentista?

A queste e a molte altre domande rispondono in due video gli esperti del Centro Odontostomatologico Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, diretto dal dottor Stefano Orio. Nel primo video l’igienista dentale Lucia Bombasini propone alcuni utili consigli dedicati alle mamme in gravidanza; nel secondo l’odontoiatra Monica Pozza mostra ai neogenitori le piccole ma importantissime attenzioni da avere per garantire al proprio piccolo una perfetta igiene della bocca.


113 anni fa nasceva l'Opera Don Calabria

Il 26 novembre 1907 i primi ragazzi accolti da don Calabria si trasferivano nella casa di Vicolo Case Rotte, a Verona. Iniziava così ufficialmente l’Opera fondata dal sacerdote veronese, di cui fa parte anche il “Sacro Cuore”. In un video le antiche e rarissime foto di quei primi tempi

La sera del 26 novembre 1907 un gruppo di ragazzetti usciva dalla sacrestia della chiesa di San Benedetto al Monte, adiacente a Piazza Erbe nel centro di Verona. La serata era nebbiosa, così i ragazzi tutti intabarrati si incamminarono verso il quartiere di Veronetta. La destinazione era una casa in Vicolo Case Rotte, vicino alla chiesa di San Giovanni in Valle. Quel piccolo drappello era costituito dagli orfani che il sacerdote don Giovanni Calabria aveva iniziato ad accogliere alla spicciolata negli anni precedenti. Ormai erano troppi e non c’era più posto per loro nella rettoria di San Benedetto. Così si era trovata una nuova casa grazie all’impegno del conte Francesco Perez. I ragazzi ne presero possesso quella sera, accompagnati dallo stesso don Calabria, da don Bonometti e da don Desenzani. Quella di Vicolo Case Rotte diventava così la prima Casa Buoni Fanciulli. Era l’inizio dell’Opera Don Calabria.

Per ricordare il 113° anniversario di fondazione, tutta la Famiglia Calabriana nel mondo si unirà idealmente in una giornata di adorazione. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito http://www.doncalabria.org/
Qui sotto un video con alcune rarissime foto di quei primi tempi dell’Opera…


Un solo tampone distingue Covid, influenza e il virus della bronchiolite nei bimbi

Un solo tampone  per tre diagnosi: Covid 19, influenza e (RSV-A e B), causa della bronchiolite e della polmonite nei bambini. L’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria è uno tra i primi ospedalie ad introdurre il triplice referto su tutte le richieste per test molecolare Covid. Finora sono stati eseguiti più di 4mila tamponi

Un solo tampone per la ricerca di tre virus. Un solo referto entro 24 ore per sapere se la tosse o la febbre è dovuta al Covid 19 o all’influenza (di tipo A e B) oppure al virus respiratorio sinciziale (RSV-A e B), causa della bronchiolite e della polmonite nei bambini.

E’ l’approccio diagnostico avviato dal Laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’ospedale di Negrar, che risponde all’esigenza di una diagnosi differenziale, fondamentale in questo periodo stagionale dove convivono il Covid 19 e l’influenza, patologie virali che hanno sintomi sovrapponibili, così come il virus respiratorio sinciziale.

Tra i primi ospedali in Italia a farlo, la metodica del “Sacro Cuore” prevede sempre di un tampone naso-faringeo (non rapido), sul cui campione prelevato viene effettuata un’analisi molecolare di tipo real time PCR in grado ricercare contestualmente l’acido nucleico (RNA) di tutti e tre i virus.

Il test viene effettuato con impegnativa del medico di medicina generale che prevede il pagamento del ticket o l’esenzione dello stesso (codice 5G1) secondo le indicazioni previste dalla Regione Veneto. Oppure privatamente. Il tampone multiplex viene eseguito dal Laboratorio di Negrar dal 4 novembre e da mercoledì 17 tutti i referti riportano le voci riguardanti le tre patologie. Sia per il Servizio Sanitario Nazionale sia per il cittadino non è previsto nessun costo aggiuntivo rispetto a un tampone solo Covid.

“La nostra scelta è stata dettata dal fatto che i sintomi del nuovo Coronavirus sono assolutamente sovrapponibili a quelli di un’influenza o di una polmonite”, spiega la dottoressa Francesca Perandin, biologa e responsabile del Laboratorio. “Dal punto di vista clinico quindi è impossibile discernere quale sia il virus che causa gli effetti patologici quali febbre, tosse, difficoltà respiratorie. A darci un aiuto da questo punto di vista è la tecnologia che offre sistemi multiplex PCR capaci di ricercare contemporaneamente l’RNA dei tre virus”.

“Un vantaggio notevole dal punto di vista clinico e di salute pubblica perché consente tempestivamente di discernere le persone colpite dall’infezione da SARS COV2, che devono sottoporsi a isolamento fiduciario e segnalare i contatti stretti, e coloro che invece hanno contratto l’influenza o il virus respiratorio sinciziale”, sottolinea Federico Gobbi, infettivologo del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’IRCCS di Negrar. “Inoltre il triplice risultato del tampone permette di avviare in tempi rapidi ulteriori indagini nel caso in cui il referto escludesse i tre virus”.

Dal 4 novembre sono stati effettuati 4.000 tamponi multiplex, in media 500 tamponi al giorno con punte anche di 700. La percentuale dei positivi Covid si aggira intorno al 12%, mentre nessun tampone ha rilevato la presenza del virus influenzale.

“Il tampone multiplex è entrato nella routine dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria. Si tratta di un servizio che limita innanzitutto i disagi del paziente e consente un risparmio di risorse, sia in termini di impiego professionale sia di carattere economico per addebito di una sola prestazione anziché di tre”, afferma il direttore amministrativo, Claudio Cracco.

Fin dalla prima ondata della pandemia l’ospedale di Negrar è in prima linea anche sul versante della diagnostica Covid 19. Infatti supporta l’Ulss 9 per l’analisi dei tamponi effettuati sul territorio e sono molti i privati cittadini che giornalmente si rivolgono al “Sacro Cuore Don Calabria” per effettuare il test molecolari così come le aziende per i loro dipendenti. Il referto è sempre disponibile anche in lingua inglese.

Al tampone si accede solo su appuntamento. In proposito è stato attivato un sistema di prenotazione on line tramite il sito www.sacrocuore.it bottone “Prenota senza coda”. Oppure i cittadini privati possono  telefonare al numero 045.6013081 (cittadini privati), mentre le aziende possono scrivere a liberaprofessione@sacrocuore.it.

Nella foto: in primo piano la dottoressa Francesca Perandin e il dottor Fabio Formenti, coordinatore della diagnostica molecolare 


La dottoressa Grazia Pertile protagonista del Festival del Futuro

Dalla retina artificiale alle cellule staminali per la cura delle gravi patologie dell’occhio. Con questo tema la dottoressa Grazia Pertile, direttore dell’Oculistica dell’IRCCS di Negrar e una tra i maggiori esperti internazionali della retina, sarà protagonista venerdì 20 novembre alle 14 al Festival del Futuro Digital Ediction. Ecco come seguire il suo intervento

Esistono diverse patologie della retina responsabili della degenerazione dei fotorecettori, le cellule retiniche in grado di convertire lo stimolo luminoso in un impulso che viene inviato al cervello, consentendo la visione di quanto ci circonda. Alcune di queste malattie sono geneticamente determinate. Altre sono acquisite, come ad esempio la degenerazione maculare senile. Per molte non esiste attualmente un trattamento efficace. In tutti questi casi il futuro si apre su terapie che coniugano medicina e alta tecnologia, come la retina artificiale planare e liquida che saranno protagoniste dell’intervento della dottoressa Grazia Pertile, direttore dell’Oculistica dell’IRCCS di Negrar. al Festival del Futuro Digital Ediction (www.festivaldelfuturo.eu). Il suo intervento è in programma questo venerdì 20 novembre alle ore 14. Per seguirlo:

Telearena
Telemantova
RadioVerona

www.festivaldelfuturo.eu
www.larena.it
www.ilgiornaledivicenza.it
www.bresciaoggi.it
www.ansa.it

e le rispettive pagine Facebook

Il Festival del Futuro si è  aperto giovedì 19 novembre e si concluderà sabato 21. Una tre giorni con oltre 40 ospiti e 20 tra dibattiti, keynote speech e interviste. Sarà un’edizione interamente digitale a causa della pandemia da Covid 19. «Disegnare il nuovo mondo»  è il titolo scelto dai promotori Gruppo editoriale Athesis, Eccellenze d’Impresa e Harvard Business Review.

Tra gli speaker la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, la direttrice di Telethon Francesca PasinelliEnrico Giovannini, portavoce di Asvis, Massimo Gaudina, capo della rappresentanza della Commissione Europea a Milano.