Lunedì 22 marzo medici e infermieri della “Bro. Francisco Perez Clinic” hanno ricevuto il vaccino anti-Covid. La struttura fa parte del Sistema Calabriano di Sanità insieme all’IRCCS di Negrar e agli altri ospedali dell’Opera Don Calabria in Angola e in Brasile

E’ stata una giornata di “festa” ieri alla “Bro. Francisco Perez Clinic” di Manila, dove 13 operatori hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid. Si tratta di personale impegnato in “prima linea”, vale a dire medici e infermieri che sono a più diretto contatto con i pazienti e quindi più esposti al virus. Il vaccino inoculato è quello di Oxford-AstraZeneca. Nei prossimi giorni si procederà anche alla vaccinazione del personale amministrativo (vedi foto in fondo).

La “Bro. Perez Clinic” nel sistema calabriano di sanità

La “Bro. Francisco Perez Clinic” è un centro sanitario situato nel municipio di Tay Tay – Rizal, all’estrema periferia della capitale filippina Manila. Fa parte del Sistema Calabriano di Sanità insieme agli altri ospedali dell’Opera Don Calabria nel mondo: l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, il Divina Provvidenza di Luanda e il Divina Provvidenza di Marituba. Proprio l’ospedale di Negrar ha avuto un ruolo importante in questo anno di pandemia con incontri periodici online nei quali veniva offerto un supporto tecnico e organizzativo alle altre strutture ed anche a quella di Manila per affrontare la grave emergenza in atto.

Un centro per i più poveri

Il centro sanitario dell’Opera nelle Filippine svolge attività diurna, offrendo la possibilità di effettuare visite specialistiche ed esami diagnostici alla popolazione locale che è molto povera e difficilmente avrebbe accesso a servizi sanitari adeguati sul territorio. I servizi forniti includono visite mediche e dentistiche, radiografie, ecografie, esami di laboratorio, la profilassi per la cura della tubercolosi e un dispensario farmaceutico. Mediamente, il centro cura ogni anno 20.000 pazienti.

Anche la “Bro. Perez” è stata fortemente impegnata durante questo anno di pandemia, seppure in forma prevalentemente indiretta. Infatti i pazienti che vengono diagnosticati con positività al Covid sono indirizzati ai centri specializzati indicati dal governo. Qui continuano invece ad essere trattati i pazienti in cura per tubercolosi, dengue e infezioni varie. Ma naturalmente la pressione è grande, anche perchè quando il Covid si innesta su altre patologie risulta particolarmente grave.