Anche l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria aderisce alla campagna regionale di prevenzione contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), offrendo la somministrazione gratuita del nuovo anticorpo monoclonale Nirsevimab a tutti i nuovi nati del Punto nascita dell’Ospedale. L’RSV è la causa principale di bronchioliti e polmoniti nei bambini: nei neonati può portare a forme gravi che richiedono l’ospedalizzazione e, nel 20% dei casi, il ricovero in terapia intensiva,
Anche l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria aderisce alla campagna regionale di prevenzione contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), offrendo la somministrazione gratuita del nuovo anticorpo monoclonale Nirsevimab a tutti i nuovi nati del Punto nascita dell’Ospedale. La somministrazione è iniziata a novembre e proseguirà fino a marzo/aprile, quando conclude il periodo dell’anno durante il quale è più diffuso il virus. Per i bimbi nati da gennaio a novembre, la profilassi viene effettuata dai pediatri di libera scelta.
L’RSV è una delle principali cause di infezione delle vie respiratorie nei bambini più piccoli, causando bronchioliti (infezioni delle piccole vie respiratorie) e polmoniti (infezione dei polmoni).
E’ un virus molto diffuso, tanto che si stima che tutti i bambini, entro i due anni di vita, si infettino almeno una volta e, nella maggior parte dei casi, entro l’anno di età. I quadri più severi di bronchiolite e polmonite con febbre, tosse e difficoltà respiratoria da richiedere l’assistenza ospedaliera si verificano nei bimbi di età inferiore a un anno e in particolare sotto ai 6 mesi. Nel 20% dei casi è necessario il ricovero in terapia intensiva,
Purtroppo non esistono farmaci specifici per la cura delle infezioni da RSV e la terapia della bronchiolite si limita a trattamenti sintomatici e a misure di supporto (idratazione e ossigeno). Pertanto la prevenzione è l’unica strategia disponibile per contenere questa infezione.
Profilassi con gli anticorpi monoclonali
L’anticorpo monoclonale Nirsevimab rappresenta una grande risorsa per la prevenzione delle infezioni da virus RSV: diversi studi scientifici hanno dimostrato che la sua somministrazione è associata a una riduzione dell’80% delle infezioni respiratorie che richiedono assistenza medica, ma anche a una diminuzione di ricoveri, compresa tra il 77 e il 90%. Diversi Paesi europei, fra cui Francia e Spagna, hanno già introdotto, a partire dalla scorsa stagione 2023-2024, la profilassi universale dei neonati e dei bambini nel primo anno di vita, raggiungendo ottimi risultati, con una riduzione notevole dei ricoveri legati all’infezione da RSV.
Fino ad alcuni mesi fa era a disposizione un altro anticorpo monoclonale, il Palivizumab, che però è indicato solo per i bambini appartenenti alle categorie a maggior rischio di infezioni severe (grave prematurità, cardiopatie congenite e altre patologie). Il Nirsevimab è indicato invece per tutti i neonati e viene somministrato in un’unica iniezione (sulla coscia), a differenza del Palivizumab che richiede un’iniezione al mese per 5 mesi.
Effetti indesiderati
Meno di un bambino su 100 sottoposto a profilassi con Nirsevimab ha manifestato:
- eruzione cutanea
- reazione in sede di iniezione (ovvero arrossamento, gonfiore e dolore nel sito in cui viene somministrata l’iniezione),
- febbre (entro 7 giorni).
Eccezionalmente, come per tutti i farmaci, possono manifestarsi reazioni allergiche immediate come le reazioni anafilattiche; per tale motivo, al pari delle vaccinazioni, il bambino deve attendere 15 minuti prima di lasciare il luogo dove viene somministrato l’anticorpo.