Il sangue del Santo e alcuni oggetti simbolo della vita e della spiritualità di don Calabria sono giunti in Valpolicella dopo aver viaggiato per 100mila chilometri (oltre due volte il giro del mondo), essere approdate in 13 Paesi di cinque continenti ed essere state venerate da decine di migliaia di persone in occasione dei 150 anni dalla nascita del sacerdote, avvenuta l’8 ottobre del 1873, le cui celebrazioni si svolgono in questi giorni.

Le reliquie di San Giovanni Calabria sono state accolte ieri mattina  davanti all’ingresso del “Sacro Cuore Don Calabria” di Negrar, struttura fondata dal sacerdote veronese, con una cerimonia molto partecipata da parte dei dipendenti della Cittadella della Carità, tra cui l’intera direzione e molti primari. Alle 18 di questa sera verranno portate in processione dalla chiesa dell’Ospedale Sacro Cuore a quella parrocchiale di Negrar dove il Casante celebrerà la Messa.

Il sangue del Santo e alcuni oggetti simbolo della vita e della spiritualità di don Calabria sono giunti in Valpolicella dopo aver viaggiato per 100mila chilometri (oltre due volte il giro del mondo), essere approdate in 13 Paesi di cinque continenti ed essere state venerate da decine di migliaia di persone in occasione dei 150 anni dalla nascita del sacerdote, avvenuta l’8 ottobre del 1873, le cui celebrazioni si svolgono in questi giorni.

Dopo l’accoglienza, l’evento è proseguito con la processione fino alla cappella dell’Ospedale don Calabria, la prima delle quattro piccole chiese presenti nella Cittadella della Carità dove sono state esposte le reliquie. visitate da molti operatori della Cittadella della Carità ma anche da comuni cittadini. Il 28 settembre partiranno dalla chiesa parrocchiale alla volta del Centro polifunzionale di via San Marco a Verona, altra struttura simbolo dell’Istituto a Verona, e il 7 e l’8 ottobre si potranno vedere a San Zeno in Monte.

L’allestimento “Terra&Sangue” prende il nome dal reliquiario a forma di faro, immagine con la quale San Calabria esortava l’Opera, affinché vivendo concretamente il Vangelo illuminasse con la fede chiunque si avvicinasse ad essa. Il reliquiario, realizzato dal maestro Albano Poli, racchiude un’ampolla di sangue del Santo, poggiata sulla terra della città di Verona. Gli altri sei oggetti, ciascuno simbolo della vita e della spiritualità del sacerdote, sono gli occhiali, le scarpe, una lettera autografa, l’orologio, il portafoglio e la stola sacerdotale.

Si ringraziano per il servizio fotografico Benvenuta Cavalleri, Luca Sandrini e Attilio Zantedeschi e Telepace per la gentile concessione delle immagini