ATTIVITA’ DELLA CHIRURGIA SENOLOGICA

  • Prima visita senologica
    E’ il primo step di presa in carico della donna affetta da patologia mammaria. Nel corso della visita viene illustrata la diagnosi, date informazioni sulla patologia, prescritti eventuali ulteriori esami di approfondimento o indicata il tipo di terapia chirurgica
  • Visite senologiche successive prima dell’intervento
  • Follow up
    Per il controllo degli esiti dell’intervento e la prescrizione delle visite successive.
  • Chirurgia oncoplastica
     Interventi di chirurgia conservativa associati a tecniche mutuate dalla chirurgia plastica
  • Chirurgia conservativa
     Interventi di tumorectomia e quadrantectomia: oltre il 60% degli interventi per neoplasia mammaria vengono eseguiti conservando il risultato estetico della mammella.
  • Biopsia del linfonodo sentinella con esame intraoperatorio
     Durante l’intervento viene asportato il linfonodo sentinella, cioè il primo linfonodo ascellare che potrebbe essere interessatodal tumore ed esaminato in corso dello stesso intervento. Questa procedura  consente di evitare alle donne che non hanno localizzazione della neoplasia ai linfonodi dell’ascella la loro completa asportazione.
  • Linfoadenectomia ascellare
    L’asportazione di tutti i linfonodi dell’ascella quando è indicato.
  • Mastectomia skin sparing
    Nei casi indicati viene effettuata la mastectomia con l’asportatazione solo di una piccola parte della cute della mammella insieme al complesso areola- capezzolo.
  • Mastectomia nipple-areola sparing
    In donne con mammelle di dimensioni contenute e con neoplasia localizzata lontano dal  complesso areola capezzolo, questa tecnica consente la conservazione dell’intero complesso rendendo possibile la ricostruzione in corso dello stesso intervento con l’utilizzo di lembi biologici. Intervento che viene effettuato in collaborazione con la chirurgia plastica.
  • Mastectomia profilattica
    Terapia chirurgica indicata per le donne con alterazioni genetiche (BRCA1 e BRCA2) che predispongono all’insorgenza di tumori mammari. L’ asportazione della ghiandola mammaria a scopo profilattico abbatte sensibilimente il rischio di contrarre il tumore.
  • Asportazioni di lesioni benigne
    L’asportazione delle lesioni probabilmente benigne può essere eseguita, più spesso nelle donne giovani, per asportazione di fibroadenomi oppure, più frequentemente in età più avanzata, per escludere la presenza di un
    tumore maligno.

VIDEO INFORMATIVI

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